Quando l’Inghilterra celebra il meglio di sé

Creato il 13 agosto 2012 da 79deadman @79deadman

Hanno preso caterve di medaglie, hanno vinto in discipline in cui pareva impossibile vincere, ma alla fine, quello che resta è il vero prodotto d’esportazione britannico. E non è il football, non sono le auto da corsa né la Casa Reale; ma è la musica: Pop e Rock per celebrare la chiusura della terza Olimpiade britannica e la Gran Bretagna tutta. E se qualcosa già si era intuito all’apertura - Arctic Monkeys, qualche medley un po’ sintetico, un gigioneggiante McCartney - questa chiusura celebra senza mezze misure e con sbandierato orgoglio il sound e la creatività, passata e presente, del “Made in Britain”. E pazienza se c’era George Michael e non Robert Plant; pazienza (se potete…) se non c’erano gli Stones ma i One Direction, pazienza se a tratti sembrava di essere persi tra il dance floor dei teenagers e la passerella: viviamo nell'Era di Youtube e X-Factor... Ma chissà che questa cerimonia non dia un piccolo contributo a fare di certa musica un Classico nel vero senso della parola, sotto l’aspetto più ampio e culturale, riconoscibile ovunque, a spezzare finalmente la perenne segregazione tra musica “popolare” e musica “colta”, sdoganando non tanto il sound, quanto il “concetto”. La musica Rock (e Pop) con dignità di Arte autonoma e non solo di intrattenimento. L’Isola è veramente piena di rumori! E magari, alla fine, non sono solo canzonette...


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