La biblioteca del mio paese ha chiuso per trasloco. Da adesso e per diversi mesi sono sospesi i prestiti. Non che la cosa mi abbia colto di sorpresa: la mia bibliotecaria di fiducia mi aveva avvertito per tempo. Anzi già da vari mesi mi mette in allarme per il fatto che la nuova sede della Biblioteca sarà fuori dal centro di Sesto: la spostano alla Villa di Doccia, quasi a ridosso delle pendici di Monte Morello, nell'area che ospitava le Manifatture della Richard Ginori, la fabbrica di ceramiche sestese. Lì il Comune di Sesto ha deciso di creare il polo culturale del paese. Tutto bello, tranne il fatto che il luogo di lavoro della mia bibliotecaria si allontana da casa nostra. E tranne il fatto che una Biblioteca comunale, di norma, dovrebbe stare nel centro di un paese.E poi ci sono questi mesi in cui il prestito è sospeso, e io mi sento un po' come se mi avessero tolto la macchina, o il cellulare. Direi peggio anzi.Così, come uno scoiattolo che raccoglie noci, ghiande e castagne per fare provvigioni in vista dell'inverno, anche io in questi ultimi mesi ho comprato, piano piano, fra internet e alcune visite all'unica libreria che ormai riesco a frequentare, vari libri che ho accatastato in un ripiano della mia libreria. Ci sono, manco a dirlo, diversi russi, da Gorkij a Bunin, Saltikov Ščedrin e Il'if e Petrov, fino a Pil'njak e soprattutto la Kolyma di Šalamov che mi attende da tempo ormai. E poi la biografia di Tolstoj di Citati.Di contorno ai russi ho accumulato un po' di classici francesi, fra Balzac e Maupassant, e poi un altro pezzo del ciclo del Barset di Trollope.Insomma, roba per lo più classica, perché ormai, da bibliotecariofilo che gioca d'azzardo, almeno quando compro cerco di andare sul sicuro.E soprattutto, in questi mesi, mi dedicherò alle riletture. E' tornato il momento per risfogliare i racconti di Cechov e Nabokov, il buon Svejk di Hasek, le novelle yiddish di Singer, e poi Vasilj Grossmann. Il sacco con le nocciole e le castagne è pronto per essere aperto.:Nella foto, Villa La Corte a Doccia, dove si trasferirà la biblioteca di Sesto Fiorentino (da http://www.docciaservice.it/)
La biblioteca del mio paese ha chiuso per trasloco. Da adesso e per diversi mesi sono sospesi i prestiti. Non che la cosa mi abbia colto di sorpresa: la mia bibliotecaria di fiducia mi aveva avvertito per tempo. Anzi già da vari mesi mi mette in allarme per il fatto che la nuova sede della Biblioteca sarà fuori dal centro di Sesto: la spostano alla Villa di Doccia, quasi a ridosso delle pendici di Monte Morello, nell'area che ospitava le Manifatture della Richard Ginori, la fabbrica di ceramiche sestese. Lì il Comune di Sesto ha deciso di creare il polo culturale del paese. Tutto bello, tranne il fatto che il luogo di lavoro della mia bibliotecaria si allontana da casa nostra. E tranne il fatto che una Biblioteca comunale, di norma, dovrebbe stare nel centro di un paese.E poi ci sono questi mesi in cui il prestito è sospeso, e io mi sento un po' come se mi avessero tolto la macchina, o il cellulare. Direi peggio anzi.Così, come uno scoiattolo che raccoglie noci, ghiande e castagne per fare provvigioni in vista dell'inverno, anche io in questi ultimi mesi ho comprato, piano piano, fra internet e alcune visite all'unica libreria che ormai riesco a frequentare, vari libri che ho accatastato in un ripiano della mia libreria. Ci sono, manco a dirlo, diversi russi, da Gorkij a Bunin, Saltikov Ščedrin e Il'if e Petrov, fino a Pil'njak e soprattutto la Kolyma di Šalamov che mi attende da tempo ormai. E poi la biografia di Tolstoj di Citati.Di contorno ai russi ho accumulato un po' di classici francesi, fra Balzac e Maupassant, e poi un altro pezzo del ciclo del Barset di Trollope.Insomma, roba per lo più classica, perché ormai, da bibliotecariofilo che gioca d'azzardo, almeno quando compro cerco di andare sul sicuro.E soprattutto, in questi mesi, mi dedicherò alle riletture. E' tornato il momento per risfogliare i racconti di Cechov e Nabokov, il buon Svejk di Hasek, le novelle yiddish di Singer, e poi Vasilj Grossmann. Il sacco con le nocciole e le castagne è pronto per essere aperto.:Nella foto, Villa La Corte a Doccia, dove si trasferirà la biblioteca di Sesto Fiorentino (da http://www.docciaservice.it/)