Quando la mia maestra e' andata via....

Da Dillocon1fiaba
Nei casi in cui la maestra lascia il suo posto per ragioni di salute, nel caso di una gravidanza, per un pensionamento o un cambio di lavoro, il bambino avverte in modo forte il cambiamento. A volte rifiuta la scuola o il nido. 
Ma cambiare è una condizione vitale. Starà ai genitori riuscire a fargli capire che non deve essere spaventato: al contrario. Le novità possono nascondere sorprese interessanti e impreviste.


A casa di Luca, quando viene la notte e i bambini vanno a dormire, i giocattoli si svegliano e vanno tutti sotto al letto. Qui c’è l’asilo dei giocattoli, dove possono stare insieme e divertirsi. La loro maestra è bravissima: si chiama Oca Brontolona.

Brontola un po’, è vero; ma non sempre e poi ride e fa delle uova buonissime al cioccolato. Conosce tante canzoni e si inventa dei giochi divertenti per i cuccioli di giocattoli.I pattini a rotelle, la bambola di pezza e il trenino vogliono sempre andare al asilo per incontrare la loro maestra.Una sera però – quando arrivano sotto al letto – scoprono che l’Oca Brontolona non c’è più, si è rotta una zampa e adesso è in camera di papà che la sta aggiustando. E noi con chi stiamo? Chiedono i cuccioli.“Con il maestro Dino.”Mamma mia! Che brutto avere un dinosauro per maestro. Dino non è come l’Oca Brontolona: lui sta zitto e non ride mai. E soprattutto non prende in braccio i giocattoli quando sono tristi.“Mamma, non voglio andare al asilo dei giocattoli,” dice il trenino.”Il maestro Dino non è simpatico. Voglio l’Oca Brontolona: non mi fa correre e se faccio le scivolate, mi mette in castigo.”La mamma però porta lo stesso.Il trenino è triste: il maestro si siede vicino a lui e gli chiede che cosa succede. Così il trenino gli racconta che sente la mancanza dell’Oca e di tutti i giochi che facevano insieme. “Ma io posso fare giochi molto più belli,” dice il Dinosauro e senza neanche aspettare un attimo con la sua lunga coda, disegna sposta il tappeto della camera e compone piccole montagne e colline. “È  bellissimo,” dice il trenino e inizia a correre su e giù per quelle montagne..“Sono felice,” dice quel giorno alla mamma. Poi vorrebbe raccontarle delle corse che ha fatto sul tappeto. Ma è così stanco, che si addormenta di colpo.