E' che mi piace la strada che sta percorrendo Echenoz, scrittore bravo a raccontare vite vissute che meritano di essere sottratte al cono di ombra e comunque indagate a fondo, si tratti di Emil Zátopek, la locomotiva umana di un'atletica di altri tempi, oppure di Maurice Ravel, il compositore del celeberrimo Bolèro.
E sono convinto che proprio questa sia la nuova frontiera della narrativa, la rotta da seguire dopo tanto scriversi addosso, tra autobiografismo e sperimentazione fine a se stessa. Dice giustamente su D di Repubblica Tiziano Giannotti, presentando Lampi:
Ormai lo sappiamo: tutto quel che passa per la memoria è finzione, e nella nostra memoria di lettori e spettatori c'è una storia moderna colma di personaggi reali "bigger than life": sono loro i nuovi eroi del romanzesco.
Finzione o non finzione, saggio o romanzo, non importa. Forse sarà tutto finzione, oppure la realtà è di gran lunga più immaginifica di ogni nostra capacità di finzione. Non importa: ma è qui che si trovano le storie che attendono di essere raccontate.