PRIMA PUBBLICAZIONE 03 luglio 2010 clicca qui
Senza rendermene conto ho esagerato. Quello che segue è un racconto che ho scritto volendo raccontare la nascita di un amore, ma mi sono dilungato. Porta pazienza naufrago e scusami. Ritengo personalmente che potrebbe valerne la pena di leggerlo, ma fallo rispettando gli spazi e tutto di un fiato, vivendolo come se fossi al posto del protagonista e immedesimandoti.
E' una storia inventata nei fatti, ma poggia su una base solida, i sentimenti che si accavallano dentro di noi.
Non riesco a capire come si possa pensare che il venerdì è uno giorni migliori della settimana? Chiunque lo abbia mai pensato avrebbe dovuto vivere nei miei paraggi tutta questa mattinata. Non un solo attimo di tempo.
Apnea e impegni, corsa e obblighi.
Sono stanco e ho fame, nessuno al mondo adesso potrebbe impedirmi una pausa pranzo, anche se sono fuori tempo massimo. Un Mc menù, ecco quello che ci vuole, qualcosa che abbia la parvenza di cibo e che sia caldo soprattuto. Sarà anche bella da vedere tutta questa neve, ma oggi fa un freddo incredibile e devo riscaldarmi.
Per fortuna c' è poca gente e tutti rigorosamente con la testa sui vassoi. Meglio mi sbrigo prima e non devo fare la fila, ecco uno dei vantaggi di mangiare in orari strani.
Oggi mi sa che provo il McItaly, dopo tutte ste polemiche con il ministro sono proprio curioso di assaggiare il sapore di questa nuova forma di plastica e sai che ti dico, ci metto vicino le vertigo. Oh, mai una volta che il panino è già pronto, devo sempre iniziare dalle patatine, vabbè mi siedo lì vicino e appena è pronto vengo a ritirare.
Però le vertigo sono davvero buone, ah il panino è già pronto, che mi ha fatto sedere a fare? Una cosa non ho capito, chi ha disegnato le divise di Mc Donald's come ha fatto ad uniformare verso l'informe le cameriere? Diventano qualcosa di osceno, seppure di base sono donne, mah.
Ma che succede?
"Mi scusi, non è il suo il panino. La mia collega ne aveva ordinato uno prima"
E due occhi si impadroniscono dell'aria che mi circonda.
Mi sono solo girato per tornare al mio posto e di fianco mi è passata l'unica ragione per cui vivrò il resto dei miei giorni.
Riesco solo a capire che adesso sto tremando dall'emozione, ma una cosa è certa, non ho mai visto nulla di più bello al mondo.
Un attimo immenso, dilatato e senza tempo.
Devo ricordarmi di respirare, devo ricordarmi di respirare e vivere, oddio galleggio come in una bolla di sapone, sono seduto al mio tavolo e mi sento come seduto su una nuvola.
Devo staccarle gli occhi di dosso, se rimango a fissarla un secondo in più diventerò miope e la consumo.
Non guardare, non guardare, patatina, adesso GUARDA. E' bellissima, ma dove è stata nascosta fino ad oggi?
Non guardare, non guardare, non guardare, patatina, adesso GUARDA. Non ci sono altre spiegazioni, è un angelo. Non esistono in natura donne così belle, per quanto Dio voglia essersi impegnato, qui siamo oltre l'umanamente possibile. Si è un angelo ed è scesa qui sulla terra per me.
La cameriera mi chiama, oddio così le passo di nuovo vicino. L'aria è pesante, faccio davvera fatica a rimanere tranquillo.
Quasi quasi mi siedo di fronte a lei e le chiedo se ha qualche impegno per i prossimi 60 anni, solo il tempo che diventi la madre dei miei figli. Mi sa che sono il solito esagerato. Vabbè 50 di anni dai.
UN SORRISO? Mi sta sorridendo. No dai è un impressione. No, no mi sta sorridendo. E d'incanto le distanze si sono dimezzate, il suo sorriso è a un attimo dal mio cuore.
Si alza, va via. Che faccio? Che faccio? Pensa veloce, va via, che faccio? La fermo, si mi alzo e la fermo. Nooooooooooo, sta facendo un cenno d'intesa a qualcuno. Fermo, stai fermo e immobile.
Come faccio a uscire adesso da sotto le macerie degli ultimi 10 minuti di vita? Oddio, non era per me nemmeno quel sorriso allora, c'è qualcuno dietro di me che conosce e io sono solo nella direzione sbagliata.
Non ho più nessuna voglia di vivere, ho toccato il paradiso e mi sono schiantato all'inferno in meno di 10 minuti. Voglio solo vedere chi è questo dietro di me che merita tutta questa fortuna. NESSUNO, come nessuno? Ha salutato, ho visto e non era per me, ma chi ha salutato? Non c'è nessuno, solo una cameriera che pulisce, ma certo è una cliente abituale e ha salutato una cameriera che conosce, ma prima non c'era ne sono certo. ALLORA IL SORRISO ERA PER ME.
Posso riprendere a volare, ma dov'è il mio angelo?
La devo inseguire nel parcheggio.
Non c'è nessuno nel parcheggio, tutto fermo, l'ho persaaaaaaaaaaaa, sono un imbecille e l'ho persa. Non ce la faccio a resistere a quest'altalena di emozioni.
La devo rivedere, reincontrare, chiederle se vuole sposarmi di sabato o in quale altro giorno della settimana. La devo ritrovare, è di sicuro una cliente, di questo sono certo. Lunedì torna, ne sono sicuro e io sarò qui ad aspettarla.
I minuti, le ore, i giorni scorrono via veloci quando ho un impegno così dolce che mi aspetta. Cosa ho fatto questo fine settimana? Atteso, semplicemente atteso che tornasse l'ora di pranzo. Sono in macchina nel parcheggio e attendo da quando ha aperto il ristorante.
Come sto? Alito ok, mi sa che con tutte le mentine che ho usato da ieri ho arricchito la vigorsol. E gli abiti? Avrò scelto bene? Jeans e maglioncino ne troppo nuovo ne troppo vecchio, mica può capire che ho vissuto questi giorni solo nella speranza di rivederla.
Ok è l'ora, posso entrare.
Oddio nessuno, solo due anziani che parlano.
Rallentare, ecco cosa devo fare guadagnare tempo ed aspettare che arrivi, ma non è che è entrata e uscita e io non l'ho vista? No, c'è un solo ingresso e l'ho controllato attentamente. Devo ordinare e non ho fame, ho un blocco. Fingo indecisione e guadagno tempo.
Non voglio essere assolutamente veloce, anche se sono in un fast food. Dimmi cosa sa di cibo qui dentro? Nulla e quindi perché devo essere fast?
Vabbè, un happy meal è quello che ci vuole con acqua, non si sa mai, dovesse scapparmi un singulto.
Lentamente, sbocconcellare e ingurgitare lentamente, l'acqua si è fatta calda e siamo a Gennaio e mi sa che se ordino un un milkshake adesso mi prendono per pazzo per lo stesso motivo. Da questa giornata ricavo solo una leggera forma di indolenzimento ai glutei, ma torno domani e ogni qualsiasi altro giorno che lo segue, se dovesse servire a rivederla.
E così è già passata una settimana, pranzo e cena qui tutti i giorni e l'ho persa lo stesso, era solo un sogno. Ormai le farfalle nello stomaco hanno smesso di volare da giorni, forse avranno capito prima di me oppure saranno scappate via per colpa di questo pseudo cibo. Continuo a chiedermi come diamine mi è venuto di entrare qui una settimana fa se sono convinto che tutto ciò non abbia sapore? Pensa tu, non ho nemmeno cambiato il posto a sedere nella speranza servisse.
BASTA, me ne vado e non metterò mai più piede in questo schifo di ristorante finchè campo, fosse anche l'ultimo posto al mondo dov'è possibile trovare qualcosa da ingurgitare. MAI PIU' IN UN MC DONALD'S bruciassero pure, mi viene la nausea al loro solo pensiero.
"Signore"
Se questa vuole che torno indietro e butto via i resti che sono nel vassoio, non ha capito niente della vita.
"Signore"
Ancora? Adesso mi giro e me la prendo con lei, almeno sfogo tutta questa delusione su qualcuno.
"Signore mi scusi, ho questo per lei"
La cameriera della settimana scorsa e ha in mano un bigliettino.
"Sa signore, ho notato che lei viene qui da una settimana e credo che cerchi la mia amica, ma lei è malata. Però parlando al telefono in queste sere mi ha chiesto di lei e le ho raccontato che è diventato nostro cliente fisso. Mi ha chiesto di darle questo"
E' MALATA, E' SOLO MALATA, ESISTE E HA CERCATO DI ME. Un bigliettino. Il suo indirizzo mail. L'ho trovata, non l'ho persa, era solo malata. Grazie, Grazie.
DA: ny152
A : shopgirl
Ciao, non mi conosci o almeno non mi conosci personalmente e forse anche per questo tutto quello che scriverò di seguito potrà sembrarti frutto di una mente malata e distorta, ma dal momento in cui il mio sguardo ha incrociato il tuo, vivo nel ricordo dei tuoi occhi, tutto il resto non ha più avuto nessun senso.
Credo onestamente di aver sollecitato in questi giorni l'ilarità di tutti coloro che lavorano in quel ristorane, perché ho mangiato l'impossibile con una lentezza tale che avrebbe esasperato una tartaruga e questo con la sola speranza di rivederti, fosse stato solo per un minuto, ma volevo la conferma che esisti.
E adesso sono qui seduto al mio pc e non mi sembra vero di aver un punto di contatto con te e non mi vergogno affatto a dirti che in quel poco tempo che abbiamo trascorso insieme sotto lo stesso tetto, mi sono innamorato di te rendendomi conto che ogni istante della mia vita che ho vissuto fino a venerdì scorso era solo di transito, un viaggio che mi stava portando a te.
Matto, di certo lo starai pensando, questo è pazzo, ti ho vista di sfuggita e ti scrivo ciò e riflettendoci su probabilmente hai ragione, ma quello che hai letto è tutto vero ed è così che vivo dal momento in cui mi sei passata affianco.
Non ti conosco e mi sei mancata.
Mi hai solo sorriso (forse) e mi hai rubato il cuore.
Non so nemmeno se questo è realmente un punto di contatto o è solo uno scherzo di qualche buontempone del ristorante. Sarebbe una beffa atroce, ma di certo so che se tu sei vera, reale e se lo vuoi, io mi impegnerò ogni giorno per farti capire che sei la donna più amata al mondo.
Ansia, ansia, risponderà? E' lei? Ansia.
C' è posta per te
DA: shoprgirl
A : ny152
Voglio vederti
se clicchi qui puoi vedere il finale intero in italiano
Mi sembra di aver scritto anche troppo, aggiungerò qualcosa nei commenti. Se sei arrivato fin qui, grazie della pazienza.