Per averlo, ho dovuto davvero -come da foto- fare come il gatto con il topo: lo avevo commissionato a Mister Hermoso in un paio di occasioni da turismo cosmetico ma non avevo mai avuto fortuna. Poi, quando ho comprato i Bourjois per lo scorso anniversario dell'Apostrofo rosa (che si avvicina: pronte a festeggiare???) l'ho finalmente preso.
Sebbene ne fossi stata affascinata da subito, parte di me era convinta che non l'avrei amato: è stata una sfida con me stessa in un certo modo. Invece.
Questa linea di rossetti Bourjois è divisa, a seconda dei colori, in tre sottocategorie: Preppy, Color Block e Nigh Out, di cui fa parte questo Violine Strass.
E' arricchito da estratti di fiore d'Orchidea e la sua formula promette di lasciare le vostre labbra morbide e lisce, con le sue 10 ore di idratazione. E' uno di quei rossetti iper classici nel suo essere rossetto: nè eccessivamente lucido nè troppo opaco, si applica che è un piacere senza particolari artimagne e/o problemi.
Sebbene sia considerato un colore "drammatico" su di me è un prugna leggero per nulla eccessivo (cioè. così pare a me. magari a vedermi da fuori sono un pagliaccio mal truccato) ed è davvero "comodo" da portare: non secca, non mi irrita, non va a spasso, non si insinua nelle pieghette. Riassumendo in brevissimo: non so trovargli un difetto nemmeno a impegnarmi*.
La cosa più buffa di tutte è che il rosso/rosso che avevo preso- e che ero sicura che avrei usato tantissimo- su di me tende talmente tanto all'arancio che giace a prendere polvere. Poi dice che non è vero che l'amore non si programma....
Lo ricomprerei: sì.
Lo consiglierei: sì.
Lo regalerei: sì.
*tranne il solito maledetto particolare del fatto che in Italia non è distribuito....