“Lei è rimasto in Africa troppo a lungo, Bruno”
“Che cos’è l’Africa, o l’Asia , o l’America?” ringhia disgustato “E’ ovunque la stessa cosa.
Bordelli o case chiuse, quel che conta è lo spirito che li anima. Che si dica puzza o odore sgradevole, l’aria resta viziata comunque. Il Polo Sud non è che il Nord a testa in giù, e l’Occidente non è che l’Oriente ribaltato.
E lo sa perchè, signor Krausmann? Perchè non ci sono più sfumature. E quando non ci sono più sfumature, chiunque può razionalizzare qualsiasi cosa, compresa la barbarie più spietata“
L’equazione africana
di Yasmina Khadra
da Buongiorno Africa di Raffaele Masto
In Africa spesso l’inconcepibile diventa realtà e in un paese dove regna il caos e il disordine sociale,vige la legge del più forte e la forza è
da Ucraina: l’inizio della strage in attesa di Pinochet di Pino Cabras
Il neo-eletto presidente ucraino Poroshenko giustifica tutta questa ferocia pianificata in nome della lotta al terrorismo. I morti che vengono accatastati negli obitori di Donetsk sono però civili sorpresi nella loro vita quotidiana.
Nelle elezioni appena svolte, lo stesso giorno in cui si votava in Europa, i partiti paramilitari nazistoidi ucraini hanno ottenuto pochissimi voti, rastrellati invece da satrapi, plutocrati e oligarchi mafiosi. Ma le urne non danno misura del loro potere reale negli apparati repressivi, essendo detti nazistoidi, sin da subito, inquadrati nelle nuove milizie della premiata macelleria “cilena” di Kiev. E a che servono partiti nazisti, quando nazista è l’operato del regime, nazisti i metodi e le rappresaglie? Si sarà capito che non è il consenso dei cittadini né la loro rappresentatività la preoccupazione numero uno dell’operazione in atto.
L’edizione ucraina di Forbes, il 23 maggio, scriveva che all’Ucraina sarebbe servito ripetere la positiva esperienza del Cile di Pinochet, che aveva portato il suo paese ai fasti e i miracoli del vero capitalismo. L’esperimento sul corpo vivo dell’Europa è agli inizi, ormai non lo nascondono nemmeno.