Quando sei all'estero e devi guardare una partita dell'Italia...

Da Laconiglia
...capita che ti ingegni e finisci per andarla a vedere nella hall di un altro albergo, entrando con nonchalance come se fosse il tuo.
I conigli erano pronti a tutto pur  di godersi la partita dell'Italia anche dalla Spagna.
Insieme a loro altri ospiti dell'hotel italiani (loro ospiti veri? chissà...) che si accomodano e stanno zitti tutti impettiti.
All'inno l'unica che canta coi giocatori è la coniglia, che adora l'inno, è il suo momento della partita preferita.
Al primo gol della Slovenia un simpatico ospite osa commentare 'Ma che pretendiamo stiamo giocando col portiere del Cagliari...' al che la coniglia si gira e lo apostrofa con 'perchè, se togliamo Buffon che è infortunato che altri portieri bravi italiani abbiamo noi, eh?'. Il simpatico ospite si zittisce e i conigli continuano a guardare quella tragedia di partita scaldandosi sempre di più.
Il coniglio sbotta ogni due per tre contro 'quella sega di Iaquinta', per lui l'incarnazione del brocco all'italiana, la coniglia continua a urlare 'e daiiiiiiiii e daiiiiiiiii!' ma le sue urla pare non giungano in Sud Africa.
Al secondo gol della Slovenia il coniglio si alza e se ne va.
La coniglia rimane li attaccata alla sedia e si trova all'improvviso a dover sostenere due ruoli: quello del coniglio che sbotta contro la sega di Iaquinta e il suo ruolo di incitatrice. Si disorienta un pò.
Al fischio finale dell'arbitro tutti gli italiani in terra spagnola sono esterrefatti.
Mai vista una cagata del genere.
La coniglia esce dall'albergo e viene investita dal caldo torrido dell'Andalusia, socchiude gli occhi nella calda luce della sera e cerca il coniglio, che si presenta con una faccia da mièmortoilgatto.
'Dai, andiamo a farci una passeggiata lungo il Guadalquivir...'
'Si, magari mi dimentico di Iaquinta...'
I conigli mesti si avviano verso il fiume.
Sono le sette di sera.
Ci sono ancora 40 gradi.

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