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Quando sento parlare la Fornero di prospettiva mi viene in mente la professoressa di Amarcord, quella del biscotto.

Creato il 04 giugno 2012 da Slasch16

Quando sento parlare la Fornero di prospettiva mi viene in mente la professoressa di Amarcord, quella del biscotto.Quella con la tazza in mano ed il biscotto che scandiva: la pro spet ti va ed al va inzuppava il biscotto.
Ecco la Fornero mi ricorda quella tipa lì, la seconda da sinistra della prima fila in basso.
Chi non ha avuto una professoressa che avrebbe scandito qualsiasi cosa con la prospettiva di inzuppare il biscotto a metà mattinata.
La Fornero è uguale, solo che più della professoressa ha della maestrina che non riuscendo a spiegarsi, farsi capire, con le parole accompagna tutto quello che dice con i gesti come se stesse parlando all’asilo o comunque ad elettori del Pdl, della lega ed anche qualcuno del Pd.
Rivendica pure il fatto di essere anche ministro della Pari Opportunità e questo è un vantaggio perchè può sparare cazzate stereofoniche sia come ministro del lavoro che delle apri opportunità.
C’è da dire che in pochi mesi ha fatto il callo, le emozioni della prima volta, accompagnate dalle lacrime, non le espone più sembra quasi che goda nel tagliare le teste a giudicare dai sorrisi e dagli abbracci che ha e ricevuto ed elargito in Senato quando hanno ammazzato l’art. 18.
Sembrava che avesse segnato il rigore decisivo nella finale della champion.
Devo dire, nonostante l’entusiasmo manifestato dalla ministra nell’occasione, che è arrivata seconda. Superata nello squallore dall’intervento della Finocchiaro che, oltre ad essere più carina di lei e vestire meglio, l’ha surclassata in aria fritta facendo rivoltare nella tomba i suoi vecchi compagni del Pci.
Va bene che il Pci non c’è più ma, qualche vecchio compagno è ancora vivo e vegeto, diciamo presente al sottoscritto, per esempio, è venuto un fastidio tale che ho dovuto cambiare canale.
Ad ogni modo con i dipendenti pubblici avrà vita facile, vittoria scontata, anche noi di sinistra siamo stati allevati a considerare i dipendenti pubblici dei paraculi, mantenuti a spese della collettività ma protetti e coccolati in quanto serbatoio di voti inesauribile per i democristiani prima, i socialisti poi. Berlusconi se li è giocati con la Gelmini, che ha massacrato la scuola pubblica, ma non importa l’importante era favorire le scuole private e cattoliche. Anche lì, come serbatoio, c’è una scorta niente male.
Non me ne vogliano i dipendenti pubblici che fanno il proprio dovere, si impegnano per la collettività , so che ce ne sono a migliaia, dovrebbero fare l’ultimo passo nell’interesse di tutti, denunciare i loro colleghi che timbrano il cartellino e vanno a fare la spesa.
Di tutte le crisi che ho vissuto questa è la prima volta che vengono toccati i bancari, dipendenti pubblici, impiegati, quadri e dirigenti.
Non è aumentata l’uguaglianza, quella era una nostra fissa della sinistra, hanno semplicemente alzato l’asticella dei protetti, siamo tutti più poveri.
E brava la ministra Fornero che ci invita a considerare la sua riforma del lavoro nella pro spet ti va.
Confindustria e governo ci hanno inzuppato il biscotto, Squinzi si è pure lamentato che era poco, ne voleva un altro e la Finocchiaro ha detto di avere difeso i lavoratori.
Infatti le vendite di Fissan sono aumentate.



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