Quando si correva per rabbia o per amore…la storia del campione e del bandito (by Bruce Wayne)

Creato il 05 settembre 2013 da Simo785
Costante Girardengo è nato a Novi Ligure nel marzo del 1893, sei anni prima di Sante Pollastri. Non si sa bene se i due furono davvero amici come lascia intendere la canzone Il bandito e il campione di Luigi Grechi, che Francesco De Gregori ha portato al successo una ventina d’anni fa. Quel che si sa con certezza, però, è che i due si conobbero fin dall’infanzia, condividendo la passione per la bicicletta. Perché è vero che i due corsero seduti sul sellino “per rabbia o per amore”. La rabbia di Sante che vide la sorella Carmelina violentata da un carabiniere, e per questa ragione sviluppò un odio nei confronti delle istituzioni e dell’ordine costituito che lo portò ad essere un bandito a vocazione anarchica. E l’amore di Costante, che negli oltre vent’anni di attività di ciclista professionista collezionò titoli su titoli, trovando nella bicicletta uno strumento di riscatto sociale. E d’altra parte rabbia e amore, “in una strana storia” come questa, trovano anche altre, singolari analogie. Perché Costante Girardengo diventò per tutti il “Campionissimo” ben prima che questo titolo venisse attribuito a Fausto Coppi, mentre nel corso degli anni i giornali iniziarono sempre più insistentemente a parlare di Sante Pollastri come del “Nemico pubblico numero uno”. E mentre il primo era noto per il suo temperamento umile, tipico di chi ha raggiunto il successo senza dimenticarsi del ragazzo di Novi Ligure che prende la bicicletta per passione e non per distinguersi dagli altri, il secondo era celebre per la generosità che mostrava nei confronti degli altri anarchici sparsi per la penisola, coi quali di volta in volta entrava in contatto. Due facce della stessa medaglia? Può darsi. Resta il fatto che è vero che “tra rabbia ed amore il distacco già cresce / e chi sarà il campione già si capisce”. Perché la capitolazione di Sante avvenne a Parigi nel 1927, quando il commissario Guillaume – che negli anni successivi ispirerà Georges Simenon a scrivere le storie del commissario Maigret – sfruttò la soffiata di un informatore della polizia per arrestarlo. In quegli stessi giorni, a Parigi, si teneva una gara a cui avrebbe partecipato anche Costante Girardengo, che poi verrà chiamato a testimoniare al processo di Sante perché pare che lo avesse incontrato poco prima dell’arresto. Certo, non c’è da augurarsi che una storia del genere si ripeta ai giorni nostri. Ma sarebbe ipocrita negare che, forse anche grazie al fascino della canzone che le ha dedicato Luigi Grechi, merita ancora oggi di essere raccontata.

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