Quando soffia il vento

Creato il 20 luglio 2012 da Povna @povna

La ‘povna questo fine settimana se ne va nel Paese-che-è-casa, a passare un paio di giorni insieme a Thelma, nell’agriturismo dello zio Matto. Nel mezzo ci metterà pure il matrimonio dell’amico alieno Ibbo, insieme all’Amico Scrittore, un po’ di sole, di nuotate e la prima vacanza della stagione. Torna domenica (quando si riaffaccerà al mondo del web in maniera più organica). Ma non poteva certo, solo per questo, far saltare la sua partecipazione al venerdì del libro.

La pronipote di Dickens ha ereditato (o forse, chissà, sviluppato autonomamente) un buon talento per la costruzione della trama, che in Quando soffia il vento è rapida, coinvolgente e di piacevole intrattenimento. Così, una situazione banale di partenza (donna non più giovane che, lasciata sul lastrico alla morte del marito, è costretta a dipendere dai figli e amici di buona volontà per tutti gli aspetti della sua vita, primo tra tutti quello residenziale) si trasforma nell’occasione per intrecciare una commedia di famiglia ironica e divertente. Lo sguardo acuto ed educato di Louise (la narrazione è in terza persona, ma il punto di vista è interno) segue, e candidamente racconta, avventure e disavventure delle famiglie dei suoi figli, così come di quella dell’amica che la ospita. In mezzo, si scoprono scheletri negli armadi di famiglia (come sempre), gioie, dolori, piccole meschinità e tutto l’ordinario repertorio. Ma soprattutto, la consapevolezza che non si può vivere tutta la vita con la valigia in mano, come un pacco; e proprio per questo (forse) la soluzione improvvisa è dietro l’angolo, figlia dell’unico ‘colpo di di testa’ che Louise si sia potuta permettere nella sua nuova vita.