Quando sommobuta è Big Mom, mangia i suoi sottoposti e i ragazzi di One Piece Spunti di Riflessione se la spassano allegramente...

Creato il 29 dicembre 2012 da Sommobuta @sommobuta
Nasce da questo una disputa: s’elli è meglio essere amato che temuto, o e converso. Respondesi, che si vorrebbe essere l’uno e l’altro; ma, perché elli è difficile accozzarli insieme, è molto piú sicuro essere temuto che amato, quando si abbia a mancare dell’uno de’ dua. Perché delli uomini si può dire questo generalmente: che sieno ingrati, volubili, simulatori e dissimulatori, fuggitori de’ pericoli, cupidi di guadagno; e mentre fai loro bene, sono tutti tua, òfferonti el sangue, la roba, la vita, e figliuoli come di sopra dissi, quando il bisogno è discosto; ma, quando ti si appressa, e’ si rivoltano.
Io sono come Sauron.
Il mio occhio si posa dappertutto, e al mio servizio ho spie, uccelli, bestie.
I quali mi riportano pensieri, parole, opere, omissioni, nomi e cognomi, e con dovizia di particolari, quando si parla di me.
- Troppa grazia Sant’Antonio, tra l’altro -

ATTENZIONE!
Questo è un articolo che potrebbe sembrare poco chiaro. In realtà è limpidissimo.

Esistono luoghi nascosti su Internet presso i quali si discute non di quello che faccio in qualità di blogger, “youtuber” (virgolette d’obbligo, non mi ci sento francamente), amministratore e amante di One Piece, ma di come “sono”.
Si ricorre così alla battuta facile e al luogo comune.
Come quando si dice “Andreotti gobbo, Berlusconi nano, sommobuta grasso”.
Battuta facile, luogo comune veritiero (e chi lo nega?).
Questo perché quando non si può discutere (o colpire) il lavoro di una persona, la strategia è semplice: basta colpire la persona.
Su questo ci passo sopra, una risata me la faccio pure io (quella di Big Mom era bella, genio chi l’ha ideata).
Quello che mi inquieta è l’essere tacciato come uno che rifugge la discussione.
Come uno che non è aperto al dibattito.
Come uno che getta fango sugli altri.
Mica sono Silvio che si alza e se ne va quando uno fa domande!
Non mi nascondo dietro pilastri (anche perché sarebbero troppo stretti vista la mia stazza, e mi si vedrebbe ugualmente): io sono convinto che il lavoro che svolgo (e come blogger, e come youtuber, e come amministratore riguardante il mondo di One Piece, sia impeccabile – nei limiti dell’essere umano, tutti possiamo sbagliare, e di sbagli se ne commettono). So distinguere quando una cosa è fatta bene o quando una cosa è fatta male, e so che in tutti questi anni l’impegno profuso in questi “hobby” (chè tali sono, niente di più) ha portato a buoni risultati. Questo perché ognuno dev’essere sempre consapevole del lavoro che svolge.
E io l’ho sottolineato più e più volte: di quello che fanno gli altri (restringiamo il campo: di quello che fanno gli altri SU ONE PIECE) mi importa relativamente poco o nulla. E su questo, coloro che mi reputano persona che non accetta il confronto, hanno ragione: non mi interessa confrontare il lavoro che svolge il DFS con quello degli altri. Semplicemente, mi basta quello che facciamo noi.
Viceversa, su tutto il resto, possiamo stare a discutere fino alla fine del mondo. E grazie a One Piece ho conosciuto e continuo a conoscere persone squisitissime, con i quali è sempre un piacere confrontarsi nonostante le diverse “visioni”.
A me non piace rompere gli zebedei al prossimo. Me ne rimango nel mio cantuccio (un cantuccio "largo come me" costituito da fanpage, blog, sito, forum e canale Youtube).
SIGH
Ma.
Cari amministratori/utenti/traduttori/editors di Spunti di Riflessioni e del gruppo One Piece SdR ~ La Grande Comunità dei Pirati (perché questo pippone è rivolto a voi – dato che mi accusate di non fare nomi), se avete problemi nei miei confronti, perché certe cose non me le venite a dire di persona? Di che avete paura? Perché mi tirate sempre in mezzo? Perché continuate insistentemente a fare paragoni con il lavoro del DFS? Soprattutto, cosa vi induce a pensare che quando parlo di pessime traduzioni parlo delle vostre? Indicatemi dove, come e quando avrei detto che il vostro lavoro è pessimo, per piacere.
Perché se dev’essere processo alle intenzioni (o alle sensazioni – del tipo: “ehi, hai visto! Il porco dice che il capitolo di OP fa schifo, parla sicuramente di noi, ho avuto la stessa sensazione!”), non mi sta bene.
Parliamo di fatti e andiamo dritti al punto: come, dove e quando avrei detto che i vostri (e sottolineo vostri) lavori fanno schifo, sono una chiavica, fatti da incompetenti e tradotti da bimbiminkia con google translate?
Parlate di mancanza di confronto da parte mia, e lo fate tra di voi in luoghi a me preclusi (non l’ho scritto che gli sfottò alla mia persona – anche pesanti -, attacchi e confronti sui vari lavori sono emersi all’interno di un gruppo del quale facevo parte, ma presso il quale, stranamente, risulto bannato, vero?).
Che, vi ho mangiato la famiglia o i vostri utenti? Ma nemmeno fossi per davvero Big Mom!
Che vi costa(va) domandare: “O sommoporco, ma le palle le stai rompendo a noi?
E io avrei risposto, molto semplicemente: No. Perché, cosa ve lo fa pensare?
E qui apro una parentesi.
Io non rompo le palle a nessuno, il lavoro su One Piece non lo spammo mai se non all’interno del mio “circuito”, solo di tanto in tanto mi permetto di postare qualche articolo al di fuori di esso, poichè immagino potrebbe interessare (vedi i 5 motivi per non leggere One Piece).
La mia faccia quando ricevo certe cose.
Ogni tanto però c’è qualche simpaticone che le scatole le rompe a me.
Spammandomi link a capitoli non nostri.
Quando la misura è colma, leggo, vedo che quello che m’hanno passato è una chiavica, e scrivo solo ciò che vedo.
Nomi non ne posso fare (no, mi spiace, questo me lo tengo per me). Posso dirvi invece gli unici team che ho sempre ritenuto all’altezza (anzi, sotto certi aspetti molto più bravi) del mio. E parlo di Smoker, di Mimì e dei ragazzi del Verba Team.
Cose risapute, tra l’altro.
Una domanda (assieme a quelle già esternate) però ve la pongo, perché è una cosa che penso sul serio.
Io non mi cruccio del parere di altri team sul lavoro del DFS, perché ritengo che sia fatto bene (pur nei limiti di cui sopra). L’unico parere che mi interessa è quello dei nostri lettori. Se sono contenti loro, siamo contenti noi. Se le critiche vengono da loro, allora è il momento di correre ai ripari.
I pareri esterni trovano il tempo che trovano.
Non ci ragiono, e non me ne cruccio.
Se voi ritenete lo stesso, di che vi preoccupate?
Che cosa vi allarma?
Cosa vi disturba? Che io dica che mi hanno spammato un capitolo che fa schifo? E da quando, sulla piazza, ci sono solo i capitoli di Spunti di Riflessione?
Ma soprattutto, essendoci millemila persone che se ne occupano, se voi pensate che il vostro lavoro è fatto bene (come già detto), che vi frega di quello che fanno gli altri (e in questo caso, di quello che faccio/dico/penso/esterno io)?
Ma sarà che sotto sotto il parere di ‘sto porco, quando si parla di One Piece, allora conta qualcosa (a differenza di quanto si dice, poi)?
Come dice il meme: Keep calm, and carry on!
Un Meme è per sempre
E poi boh, in tutta onestà, dato che ogni tanto vengo a leggere con piacere i commentoni che postate riguardanti il capitolo, vengo a fare un salto sulla pagina (il cui nome è un omaggio alla mia vecchia rubrica interna a One Piece Report, scelta felice di Michele che all’epoca mi fece molto piacere), leggere certe cose da utenti di quella pagina, e soprattutto da persone che frequentano questa, mi ha un po’ disorientato.
Per me, comunque, la questione si chiude qua.
Immagino il flammone, i seimila commenti tipo “vabbè, ma quello è un coglione grassone vanaglorioso, lo si lasci perdere e via”.
E forse è così.
La cosa che mi fa sorridere è che queste faccende vengono messe sul personale.
Perché tutto il casino nasce da uno sfottò (geniale, ribadisco) sulla mia persona, che è degenerato in altro.
Non sul lavoro svolto.
E per me (e sottolineo per me) non è una questione personale. Ribadisco: dico solo la mia su ciò che vedo. Non fosse così, non avrei perso tempo a scriverci un articolo a riguardo.
Io sono libero di dire, fare ed esprimermi come voglio, perchè non ho nulla da nascondere e ciò che faccio lo faccio per divertimento e per passione.
Per altri, a quanto pare, non è così.
Ps: avrei potuto tranquillamente soprassedere, starmene zitto e ignorare tutto, proprio per evitare il (certissimo) flammone. Ma dato che mi piace parlare in faccia e alcune frasi piuttosto pesanti le hanno pronunciate anche persone che frequentano la mia fanpage facebook (senza che io potessi difendermi in quanto bannato – e senza motivo), mi sembrava opportuno rendere conto.
E l'articolo lo pubblico qui sul blog, così non si perderà nelle millemila pieghe di Facebook.
Buon 2013 a voi di Spunti di Riflessione.
Soprattutto a quel puzzone di Michele, che se ne sta in Australia con le pacche a mare con la scusa del lavoro...

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