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Quando ti nasce un figlio non sai mai chi ti metti in casa (cit).

Creato il 09 giugno 2014 da Verdeacqua @verde_acqua
Quando ti nasce un figlio non sai mai chi ti metti in casa (cit).
Dunque. Mi ritrovo al parco. Nel primo vero giorno di caldo. Mio figlio ormai non mi guarda più, sono diventata a pieno titolo una di quelle madri che sta lì semplicemente perchè ha cinque anni e non posso ancora abbandonarlo. Ma lui gioca a calcio. E fa caldo. E io tra poco entro nell'ultimo trimestre e comincio ad accorgermene.
E poi arriva lei con le sue bambine. La più grande lo è più del mio, la mamma non serve. La più piccola, duenne, è ancora in quella fase (bellissima eh) in cui al parco tu madre sei totalmente sua schiava. E poi questa è abbastanza una mini dittatrice. Tutta un ricciolo e tutta da mordere, per carità, ma terribile.
Ed è cominciato il panico. Ho come avuto un attimo di esitazione. Potente.
Ma chi me lo ha fatto fare???!!!
Provo a spiegarmi perchè, data la mia storia, non c'è affermazione più incoerente.
Ma ero lì, ad ascoltare di notti ancora insonni dopo due anni, di capricci incontenibili, di pannolini, di litigi fra sorelle, di cose che non si possono più fare perchè c'è la piccola e chi più ne ha più ne metta.
E se c'è una cosa che credevo di aver imparato con la prima gravidanza era che quando ci sono figli di mezzo non serve farsi troppe aspettative tanto non sarà così, non aiuta credere che sarà diverso da com'è nella maggior parte dei casi, non serve pensare che io madre sarò meglio di quello che posso vedere o sentire in giro. Che certe cose io non le farò mai.
Beh, nuova gravidanza, stesso errore. O almeno, troppo presa dalla bellezza di tutto quello che sto vivendo non ci avevo ancora molto pensato. Ma sta davvero arrivando un altro bambino. Anzi una fanciulla. Con cui dovrò ripartire da zero. Perchè sarà Lei. Come nessun' altra. E non perchè sarà meglio di quello che c'è sulla piazza, ma semplicemente perchè sarà così. Lei che probabilmente mi farà scontare tutto quello che lui non mi ha mai fatto penare, che avrà tanto bisogno di me, forse quasi quanto io ne ho di lei, che magari porterà di nuovo un pò di baby blues ma che sarà un baby blues completamente diverso dal primo, che non sarà l'unica ma in totale saranno due a cui dare retta, che non sarà nemmeno la prima e io dovrei quindi essere un pò addestrata, anche se non mi ricordo più come si fa.
E tutto verrà stravolto. Di nuovo e ancora.
Il desiderio di questo bambino ha sempre un pò offuscato la mia capacità di guardare alla realtà.
Al fatto che sarà dura. Eh sì cara mia, comincia a realizzarlo pure.
Sarà anche bellissimo, ovviamente, qui ci saranno post e foto smielose da togliersi la voglia, non sono impazzita del tutto, ma quel pomeriggio al parco mi è preso un pò il panico.
Forse era solo un colpo di sole misto alla noia, ma se non era paura non saprei come definirla.
E ho capito perchè ultimamente faccio tutto quello che tra un pò sarà un più complicato fare. Aperitivi quasi tutte le sere, cene fuori riuscendo a stare seduti a tavola, vacanze itineranti, pomeriggi improvvisati senza orari nè problemi di pappe. Mi sto come inebriando di quella libertà ed equilibrio che solo un bambino grande sa dare.
Ecco cosa non avremo più, io, mio figlio e pure Lui grande.
La libertà dell'improvvisazione. 
Me la sono proprio cercata questa volta.
Quindi facciamo un bel respiro e torniamo in modalità cuoricini e nuvolette ovunque.
E impariamo a non ascoltare le mamme altrui sotto il sole cocente.

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