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Quanta influenza ha una Costituzione sulla qualità politica?

Creato il 30 gennaio 2012 da Paopasc @questdecisione

Quanta influenza ha una Costituzione sulla qualità politica?

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C'è una discussione, spesso accesa, tra chi difende la Costituzione e chi, con gli atti o il pensiero, l'attacca o la vorrebbe modificare. L'occasione della morte di Scalfaro è buona ancora una volta, per alcuni,  per tessere gli elogi della Costituzione e di chi l'ha sempre difesa e applicata. Ora, applicarla è un dovere e va bene, ma difenderla come qualcosa di intoccabile è giusto o sbagliato? In fondo, se ci pensiamo bene, è con questa stessa Costituzione che si è avuta la conventio ad excludendum della sinistra dal governo fino agli anni '90, esclusione che ha portato forse, in certe regioni d'Italia, a contatti tra politica e criminalità organizzata; è in presenza di questa stessa Carta che si sono costruite le carriere degli uomini politici più lunghe a livello internazionale e si è visto l'intrecciarsi di politica ed affari, culminati poi nella stagione di Tangentopoli. Insomma, se pure la Costituzione è una raccolta di leggi che, specie nella prima parte, ha caratteristiche di universalità e che raccoglie elogi a livello internazionale, non è stata in grado di impedire tutto quello che viene comunemente riferito con l'espressione Prima Repubblica.Perchè con questa espressione ci si riferisce a qualcosa di non molto positivo. Anche se è sbagliato giudicare in maniera negativa tutto il periodo chiamato Prima Repubblica pure, sia nell'intento terminologico sia nella vulgata, il termine Seconda Repubblica che lo sostituisce, doveva rappresentare qualcosa di completamente diverso.
A questo punto però siamo di fronte a un fatto paradossale: per molti di noi, è difficile dire quale delle due Repubbliche sia da giudicarsi più negativamenteQuesto avviene nonostante o a causa de, la nostra Carta Costituzionale?Faccio questa domanda perchè ritengo che non possano darsi entrambe le condizioni: o la Costituzione è ininfluente sul quadro politico che si è delineato nella Prima e nella Seconda Repubblica (e allora difenderla a spron battuto, come se il non seguirla totalmente o il modificarla portasse a chissà quali conseguenze, non ha senso) oppure lo è (e allora mi si deve spiegare perchè chi giudica negativamente Prima e Seconda Repubblica chiede di non modificare un insieme normativo che vi avrebbe comunque dato origine oppure, chi giudica negativamente solo la Prima o la Seconda Repubblica, e considerando che la Costituzione non era mai messa in discussione nella Prima  ed è stata leggermente modificata nella Seconda, perchè mai dovrebbe temerne delle modifiche).L'idea è dunque questa: una Costituzione può essere grossolanamente suddivisa in due parti. Una parte di principi fondamentali irrinunciabili, che dovrebbero essere patrimonio comune di tutte le forme di governo democratico, e che non può essere messa in discussione ma, semmai, ampliata. Una seconda parte di normative che regolano i rapporti tra i vari poteri dello Stato, che può essere modificata con un consenso ampio in ragione di nuove esigenze o di palesi difficoltà di normazione. 

Quanta influenza ha una Costituzione sulla qualità politica?

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La sostanza del mio ragionamento è questa: elogiare la Costituzione è giusto, ma non si può farlo invocando come prova di bontà il nostro passato politico, sia della Prima che della Seconda Repubblica, perchè questo non le renderebbe onore. Ma allora, se non si vuole ammettere una sostanziale ininfluenza della Carta per quanto riguarda il passato, che magari potrebbe diventare un'ininfluenza anche per il futuro, si deve ritenere possibile la modifica della sua seconda parte, allo scopo di aumentare la sua influenza effettiva (e positiva) sui poteri dello Stato. Non sto dicendo che sia obbligatorio modificarla. Lo si faccia se lo si ritiene utile per migliorare la democrazia, altrimenti la si lasci così. Solo che non riesco a spiegarmi questa contraddizione: se modificare questa Costituzione potrebbe comportare un peggioramento della qualità politica generale questo significa che non averlo fatto fino ad ora implica che la qualità politica, fino a questo momento, è stata elevata? E se non lo è stata da cosa dipende, dalla Costituzione o da chi la mette in pratica? Se dipende dalla Costituzione, perchè non modificarla? Se dipende da chi la mette in pratica allora quanta influenza ha la Costituzione sulla qualità politica?
Oppure, infine, è solo grazie a questa Costituzione (e nonostante la classe politica) che siamo ancora in piedi?


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