Quante notti perse.

Da Costantino Posa

Le dune del deserto sono come le lune
Nascondono una parte di se.
E le solitudini si mescolano ai tanti se
dai verdetti ferrei
e le corone delle inutilità
sono metalli e ruggine dai contorni fluidi.
Resta solo l'eco e le falsi congiunzioni.
Solo il cuore non s'accorge e spinge ancora.
Forse sa che non c'è verso per le note storte
e le ombre sole di chi si sente a volte perso.
Forse sa che c'è solo sabbia
al di là del tempo
e delle dune della meschinità.