Jack Vettriano, Night-Time Rituals II
Insomma: gli uomini si rivelano dei "bacchettoni", facili ai giudizi, conservatori e antiquati che nemmeno (una volta) le perpetue dei parroci di campagna!
Lo spunto a questa riflessione viene dalla visita che abbiamo ricevuto, al lavoro, di una ex-bella ex-attrice ed ex-modella.
Una persona per altro deliziosa, niente affatto liftata o inceronata, che portava con invidiabile disinvoltura i suoi anni, la sua bellezza un po' trasandata, occhiali, capelli legati e così come sono, nature, vestita in modo qualsiasi. Niente affatto l'icono del viale del tramonto, come ci si poteva aspettare; niente patetici tentativi di fermare il tempo. Curiosa, intelligente, interessata, padronanza perfetta di almeno tre lingue (quelle che ha usato nell'occasione). Insomma, un bel tipo.
Naturalmente poi abbiamo spulciato un po' internet, alla ricerca di date e dettagli. Ed io sono venuta fuori con la frase: "Be', le si conoscono solo 5 uomini ufficiali: una cosa ragionevole, non è stata nemmeno una fatalona" .
E questo ha sconvolto tutti i colleghi maschi che hanno cominciato a fare facce strane, a commentare negativamente, ad affermare che CINQUE uomini in una vita sembravano tanti. Ma sul serio. Sul serio scandalizzati che una donna (cioè io) sostenesse che CINQUE era una cifra "ragionevole"...
Il più caritatevole interpretava la mia affermazione, che naturalmente (?) io volevo dire che CINQUE era una cifra ragionevole per un'attrice, per una che faceva quella vita...
Ma QUALE vita?
Ma quale NUMERO?
Mi sono stupita molto dell'accaduto. Delle reazioni del pubblico e soprattutto del fatto che queste osservazione venissero da un pubblico maschile.
Ma non sono questi gli stessi uomini che spessissimo dimostrano la sopravvivenza del gallismo italiano? Quelli che "ogni lasciata è persa"? Quelli che a parole.....
Ma con chi pensano o fantasticano o hanno effettivamente messo in pratica la loro vita amorosa, passata presente o futura?
Cosa è successo?
Un revival del monogamismo a vita, per tutti e per sempre? Non si guardano intorno? Non vedono cosa si muove, come sono cambiate le aspettative e le esigenze di coppia?
Che poi, illudendosi di vedere la paglia nell'occhio proprio e la trave in quello altrui: in questa storia di discussione, la "monogama assoluta" sono io, fra tutti.
Io: quella che aveva pronunciato l'affermazione sconvolgente.
Mente tre almeno dei miei interlocutori, signori uomini, sono divorziati e risposati.
Ma evidentemente con aspirazioni di essere stato l'unico e assoluto e indimenticabile e insuperabile amore per ognuna delle loro signore.
Al solito: due pesi e due misure.