Almeno la metà dei libri che ho letto l'ho presa in prestito in biblioteca.
La legge sugli sconti, insomma, vista dal punto di vista di un comune utente del libro, un forte consumatore di industria culturale cartacea, mi ha danneggiato.
Non me ne vogliano quelli dei Mulini a vento, ma ho praticamente smesso di comprare i loro libri non per ripicca o altro ma perché, purtroppo me ne sono reso conto, se devo diminuire la quantità di libri letto mi sposto inevitabilmente sul mainstream. Questo lo ammetto con amarezza.
A chi ha giovato la legge Levi? Care piccole case editrici che l'avete sottoscritta, siete sicure che questo va a vostro favore? Dov'è la riduzione dei prezzi che avrebbe dovuto seguire questa legge? I libri costano sempre tanto, troppo. I consumatori hanno sempre meno soldi in tasca e se hanno venti euro da spendere per un libro, siete sicuri che comprino i vostri e non quelli iper-pubblicizzati di Faletti o Coehlo, tanto amati da Pietro Citati?
http://leggesulprezzodellibro.wordpress.com/2012/03/12/citati-sul-prezzo-del-libro/