Quanto cattivi devono essere i cattivi?

Creato il 12 settembre 2014 da Luca Rossi @LucaRossi369
Cattiveria, malvagità, ossessioni... nei romanzi, come nella vita, non mancano di certo. Ma forse nei libri si cerca fuggire da questi aspetti, di prenderne in qualche modo le distanze. O no?
Mi sveglio, controllo la mail e leggo questo promettente messaggio. 
"Ci sono riuscita, ho finalmente letto il tuo “I rami del tempo” e ho appena pubblicato la recensione, ecco il link "I rami del tempo" di Luca Rossi.
Spero di sentirti prestoUn abbraccioEliza"
Poiché adoro le book blogger e le loro recensioni mi getto nella lettura.
Eliza dà una valutazione positiva del romanzo. "Il racconto è molto ricco di avvenimenti e dettagli, sebbene non sia molto lungo. C'è un continuo alternarsi di ambientazione e punti di vista e questo all'inizio mi ha un po' confuso le idee, tuttavia poi mi sono abituata a questa struttura e mi sono appassionata alla storia. Storia che ho trovato molto convincente, originale e piena di mistero. Non viene rivelato tutto subito, ma piano piano, a volte il lettore scopre o intuisce da solo cosa sta effettivamente succedendo. Rimangono diversi punti oscuri e il finale è molto aperto, questo perché siamo davanti al primo libro di una serie."
E ora, veniamo alla parte più divertente :)
"Il malvagio re Beanor è feroce e crudele. Ammetto di averlo detestato come personaggio, e questo è strano per me che di solito amo alla follia i cattivi. La mia antipatia nei suoi confronti nasce dal fatto che l'ho trovato un cattivo molto marcato: non solo è potente e crudele, pronto a sterminare una popolazione per i suoi scopi, è anche, e passatemi il termine, un maiale (con tutto il rispetto per i simpatici quadrupedi). E' accecato dal sesso e dalla lussuria in maniera ossessiva!"
Eliza ha senz'altro ragione. Re Beanor è accecato dal sesso e dal potere e nel romanzo ho rappresentato le sue ossessioni in modo esplicito e senza veli. Del resto, le figure storiche malate di sesso e potere di certo non mancano. Come romanziere, pur scrivendo fantasy e fantascienza, non mi sono mai posto limiti nella rappresentazione di un personaggio. Sono sempre stato attratto dall'idea di andare in profondità, preferendo le sfumature delle caratteristiche di una persona ai personaggi idilliaci e, nel caso di figure marcatamente negative, optando per una loro raffigurazione a tutto tondo. Re Beanor è molto malvagio (anche se a paragone di molti malvagi del nostro mondo sarebbe quasi un innocente...). In ogni caso, anche nel suo caso, non mi sono posto limiti.
Ma, secondo voi, in un romanzo occorrerebbe in qualche modo velare questi aspetti? Cosa vi aspettate dalla rappresentazione di un cattivo?
Fatemi sapere nei commenti la vostra opinione!
12 Settembre 2014: oggi I Rami del Tempo è gratuito su Amazon: www.amazon.it/dp/B00J4SUIOC/. Se volete farvi una vostra idea di cosa succede sull'isola di Turios e sulla malvagità di Beanor, andate a questo indirizzo e scaricate la vostra copia: www.amazon.it/dp/B00J4SUIOC/

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