L’Authority aggiorna i prezzi: +0,7% per l’elettricità. Per una famiglia con consumi medi equivale a 4 euro in più all’anno sulla bolletta.
(sostariffe.it)
Luce più cara e gas invariato. Dal 1 gennaio le bollette dell’energia elettrica registreranno un leggero incremento dello 0,7% mentre la spesa per il gas non subirà alcun aumento: lo ha deciso l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico con l’aggiornamento dei prezzi di riferimento per il trimestre gennaio – marzo 2014 per i consumatori serviti in tutela. Per la famiglia tipo con consumi medi di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW la spesa complessiva su base annua aumenta di circa 4 euro.
Per il gas, rileva l’Autorità, è stato possibile mantenere invariate le bollette grazie alla riduzione delle tariffe di distribuzione (-0,5%) e della componente “Re” destinata al Fondo per incentivare le iniziative di efficienza energetica (-1,6%). Queste decisioni hanno controbilanciato il rialzo stagionale dei prezzi all’ingrosso della materia prima per l’aumento dei consumi invernali (+1,9%) e del costo di trasporto (+0,2%), mantenendo quindi invariata la spesa per la famiglia tipo con consumi annui di 1400 smc. Inoltre, dal prossimo aprile potranno intervenire riduzioni della bolletta del gas che andranno ad aggiungersi al -7,8% già registrato da aprile a dicembre del 2013 per effetto della riforma del mercato del gas approvata dall’Autorità.
Per l’elettricità, l’incremento complessivo dello 0,7% della bolletta della famiglia tipo è determinato dall’introduzione dal mese di gennaio di un nuovo onere generale di sistema, la componente ‘Ae’ per finanziare le agevolazioni alle imprese manifatturiere con elevati consumi di energia elettrica introdotte dalla legislazione. Questa componente, da sola, ha determinato un incremento dell’1,6% della spesa complessiva tutta legata agli oneri generali di sistema.
Di fatto, questo aumento (+1,6%) più il leggero ritocco (+0,3%) delle tariffe per i servizi di trasmissione, distribuzione e misura riferibili a componenti “amministrate” della bolletta, sono stati controbilanciati da un forte calo dei costi del chilowattora (-1,2%) riferito invece ad un’attività in libera concorrenza.