ideare delle password a prova di hacker. E soprattutto come fare per non dimenticarle!
NB: i consigli che seguono potrebbero diventare inutili in caso di attacco tramite keylogger o intrusione nel nostro
computer via malware.
Gli hacker prenderanno di mira le aziende e non me
Non siamo Sony, né il governo USA e neppure un ateneo italiano. Ma molti hacker usano strumenti in grado di
generare automaticamente centinaia di password al minuto per forzare l’accesso a caselle email, servizi finanziari
e quant’altro sia protetto da un codice d’accesso digitale. Ci sono dei target considerati “facili” sia dai criminali
informatici alle prime armi (script kiddie) che da quelli con esperienza. E voi, siete un “target facile”?
Non ho tempo
Questa è una di quelle cose che si rinviano all’infinito. Vi conviene togliervi il dente e farlo oggi stesso. La maggior
parte dei computer ha password composte da nomi, cognomi, date di nascita del partner o dei propri animali
domestici. E la cosa più rischiosa – e più diffusa – è utilizzare la stessa password per diverse iscrizioni.
A prova di bomba
Più è lunga la password, più siamo al sicuro, anche perché i cyber criminali cercano gli account più facili da forzare. Di
che lunghezza stiamo parlando? 6 caratteri sono pochi, 8 la media, ma sopra i 10 iniziamo ad essere molto più sicuri.
Inoltre esistono software che gestiscono e generano password sicure. Alcuni fra i più famosi sono PasswordSafe o
KeePass (entrambi freeware). Sono programmi leggeri da installare che gestiscono tutte le nostre password (a noi
basta ricordarne una sola, ovvero la master password) e ne generano di nuove quando serve: complicate e sicure, a
prova di cracker insomma. Ma se preferite evitare di installare nuovi programmi, continuate a leggere…
A pezzetti
Le password migliori sono quelle formate da piccole sottostringhe mescolate: parole, prefissi, numeri scritti.
Dei buoni esempi? Zucchine23viola e cade09il08cielo. Sono facili da ricordare e quando devi modificarle puoi
semplicemente cambiare o aggiungere un pezzetto.
Ancora più sicuro è il sistema della “password composita” di Neomeme, un blog tech ora cancellato dal suo autore, il
cui consiglio, però, resta ancora valido:
In pratica la password composita è la giustapposizione di due semplici parole le cui lettere si alternano. Ad esempio,
dcoagt è una password composita. Riuscite a capire in che modo? Provate adesso: dcoagt. Le due parole sono “cat”
e “dog”.
Amici e colleghi
Anche se vi fidate dei vostri colleghi d’ufficio, il consiglio è di non lasciare mai il computer accesso e incustodito
(leggi: pausa pranzo, pausa caffè o il mero lasso di tempo in cui si è in bagno) con la password di login disattiva,
oppure con il proprio desktop aperto sulle nostre password, mail, etc. Non solo qualcuno potrebbe accedere ai vostri
dati, ma potrebbe anche effettuare operazioni di pirateria informatica usando il vostro account.
Cambiarla più spesso
Ogni 3 mesi può andare bene, ma attenzione: meglio cambiarla da casa propria, dove si è più sicuri che la connessione
Internet non sia spiata da nessun altro!
E infine: la password più utilizzata al mondo
“123456”
Vi sembra banale? Ma se è la più utilizzata ci sarà un motivo, no?