Una delle domande più gettonate quando si parla di bebè è "Ma quanto costa?". Non c'è da stupirsi, viviamo in una società dove si tende a monetizzare tutto, anche l'amore.Ma cosa c'è di più gratuito, incosciente e pazzo dell'amore?Io e mio marito, quando abbiamo scoperto di aspettare Cinghialetto, ci siamo sempre fatti forza ripetendoci come un mantra: "Dove si mangia in due, si mangia anche in tre!", "Ce la faremo, come ce la fanno tutti", "Tutto si aggiusta".Non mi sono mai messa a stilare liste dei costi di un bebè (se vi interessano se ne trovano tante in internet, questo post di mamma felice mi sembra molto ragionevole).Per risparmiare basta sapere che ai bimbi interessa ricevere amore, protezione, ascolto e comprensione (cose non da poco conto, occorre un bell'impegno, ma nessuno ha mai detto che essere genitori sia facile...)Tutti i gadget in commercio servono a farci sentire esperti e competenti quando in realtà non lo siamo affatto, oppure a cercare delle scorciatoie per facilitare o supplire del tutto il nostro compito.La grande macchina del marketing inoltre, approfitta dell'inesperienza e insicurezza della neomamma e del neopapà per indurre all'acquisto di oggetti che sembrano indispensabili e invece sono inutili!Con il senno di poi ho trovato inutili tantissime cose che ho acquistato o, fortunatamente, mi hanno prestato.Quindi state all'occhio, prima di acquistare qualcosa fatevi un esame di coscienza, o meglio ancora chiedete a genitori più navigati, quelli con più di un figlio, vi sapranno indirizzare sapientemente verso il prodotto giusto, o ancor meglio ve lo presteranno loro!
Consigli di lettura: Giorgia Cozza, Bebè a costo zero.