Anche se quest'anno l'oro non è riuscito ad attirare l'attenzione della maggior parte degli investitori, l'importanza del metallo giallo sull'intera economia globale è assai significativa.
Uno studio del The World Gold Council ha preso in considerazione tutta la catena economica dell'oro, dall'estrazione alla raffinazione, dalla fabbricazione al consumo finale, per capire il ruolo dell'oro nello sviluppo economico mondiale.
L'intero settore dell'oro ha contribuito alla ricchezza mondiale per piú di 210 miliardi di dollari nel 2012, dando lavoro a 529.000 persone. Una ricchezza che corrisponde all'intero PIL dell'Irlanda o della Repubblica Ceca.
Delle 4.477 tonnellate d'oro prodotte nel 2012, due terzi provengono dalle miniere, mentre l'altro terzo proviene dal riciclo. Il settore dell'oro riciclato vale tra i 23,4 e i 27,6 miliardi di dollari.
Considerando la domanda di oro, il 43% di essa è rappresentato dal settore della gioielleria. Monete e lingotti costituiscono il 35% della domanda, mentre gli acquisti da parte delle banche centrali rappresentano il 12%. Infine, l'oro utilizzato nei vari processi industriali è il 10%.
É interessante considerare l'impatto che l'oro ha su alcuni paesi in via di sviluppo. In Papua Nuova Guinea l'oro rappresenta il 15% del PIL, in Ghana l'8% e in Tanzania il 6%. In Tanzania rappresenta circa un terzo di tutte le esportazioni del paese.
In realtà il contributo dell'oro all'economia globale è ancora più grande di quanto stimato dallo studio del The World Gold Council, che non include tutte le attività connesse all'attività mineraria, come per esempio i produttori artigianali d'oro, cioè i minatori su piccola scala, oppure tutti i lavoratori indiretti che ruotano attorno alle miniere d'oro.
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