Senza dubbio la privacy in Rete è sempre un argomento che scotta e, soprattutto in questi ultimi mesi, le persone vogliono evitare di essere tracciate durante le proprie navigazioni, magari anche solo per sfuggire all’occhio sempre vigile degli inserzionisti pubblicitari ed evitare di essere riempiti da fastidiosi banner pubblicitari.
Contrariamente a quanto si possa pensare, però, navigare sicuri, anonimi e protetti sul web non è assolutamente facile: anche se rifiutiamo i cookie, anche se cambiamo indirizzo IP, il nostro browser resta facilmente identificabile. Non ci credete? Forse non sapete, allora, che ogni computer ha un gran numero di impostazioni personalizzate: per esempio, la lingua utilizzata, la risoluzione dello schermo, le specifiche versioni di browser e sistema operativo utilizzati, i plug-in installati e le versioni di ciascuno di essi, il fuso orario, i font installati e altro ancora. Mettendo insieme tutti questi dati si ottiene una vera e propria “impronta digitale” del singolo computer e quindi del singolo utente. Molto spesso quest’impronta è unica nonostante i normali sforzi di anonimizzarla.
Per dimostrare quanto può essere mirato e profondo il tracciamento dei singoli utenti, la Electronic Frontier Foundation ha pubblicato un documento e messo a disposizione il software gratuito Panopticlick,un test che rivela il grado di unicità del vostro sistema.
Lo potete provare gratuitamente, è un tool che non richiede installazione e che richiede pochissimi istanti per funzionare. Il test è davvero incredibile: riesce a rilevare il browser internet che usate, in che lingua e su quale sistema operativo siete, a rilevare i plug-in e soprattutto i font che installati nel mio sistema e tanto altro ancora.
Come abbiamo detto in precedenza, siccome ogni utente ha quasi inevitabilmente una collezione personalizzata di font e plug-in, è facilissimo tracciarlo e questo tool ne è la dimostrazione.
Se anche voi ottenete il messaggio “Your browser fingerprint appears to be unique” alla fine del test, sappiate che il vostro PC è unico al mondo e che quindi siete perfettamente tracciabili in modo facile e immediato da chiunque abbia un minimo di epserienza. Se la cosa vi può consolare, comunque, secondo le ricerche della Electronic Frontier Foundation, il 94,2% dei browser (e quindi degli utenti) è altrettanto unicamente tracciabile. Non siete gli unici almeno.
Quali sono i rimedi a tutto questo? Come si può navigare sicuri, protetti e anonimi sul web?
Ovviamente il primo consiglio è quello di cancellare e rifiutare sempre i cookie. Ma potete anche disabilitare Flash e Javascript, che rendono difficile accedere a quest’“impronta digitale”.
Inoltre, usare uno smartphone standard (un iPhone o un dispositivo Android) aiuta parecchio, perché questi dispositivi sono molto uniformi e difficili da distinguere fra loro con queste tecniche basate su plugin e font.
Il paradosso, comunque, è che molte tecniche di difesa della privacy, come l’uso di particolari programmi di navigazione sicura o di filtri finiscono per rendere ancora più unico e quindi identificabile chi le usa.
Un consiglio che vi posso dare è quello di usare servizi VPN, che vi permettono di proteggere almeno parzialmente la privacy e il traffico che generate sul web. Non saranno sicuri al 100%, ma sono meglio di niente e vi rendono anonimi almeno dal punto di vista dell’indirizzo IP.
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