Gli orti sociali sono uno dei vanti della nostra città, essi rappresentano praticamente tutto quel che resta di una lunga ed antica tradizione socialista. Può sembrare uno sgarbo averli spostati per rendere fabbricabile l'area prestigiosa in cui erano prima sistemati, ma qui almeno si posto rimedio all'apparente anarchia dei vecchi orti. Merito dei parallelepipedi in cemento colorato interrompono i verdi ed i grigi degli orti primaverili.D'altra parte la tradizione fidentina, non importa il colore politico del momento, è sempre stata legata al contado rurale. Facile quindi il successo per le iniziative che tendono a valorizzare le ancestrali virtù contadine borghigiane che neanche le torri della stazione riusciranno a scalfire. Ben lo dimostra questo riconoscimento che viene dagli anni che, pavidi, neghiamo di aver vissuto:Elogio per l'utilizzazione delle aree incolteAl Podestà è pervenuto dal Sottosegretario di Stato agli Interni il seguente telegramma: « Il Duce Vi elogia per diligenza e l'operosità con cui avete obbedito alla sua consegna per l'utilizzazione delle zolle terreno incolto ».L'elogio del Duce è premio al Comune e alla Cittadinanza per quanto è stato fatto per la migliore utilizzazione delle aree incolte. Trattasi di ben 70.000 metri quadrati di terreno che nel passato era completamente abbandonato e che oggi invece concorre colla produzione a rendere più facile l'alimentazione dei cittadini. 25 ottobre 1942 XX
La centrale di cogenerazione. Nella foto si può vedere come ormai
immagini reali e rendering si fondono armoniosamente.
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