Quartieri ed inadempienze dei privati attuatori

Creato il 01 luglio 2010 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Il Comune sembra essersi finalmente deciso a metter alle corde quei privati soggetti attuatori di interventi urbanistici che non procedono  all’ultimazione delle opere di urbanizzazione in comparti di espansione o recupero. La procedura seguita è tuttavia singolare, si è preferito procedere con una delibera di Giunta adottata con termini di urgenza portando poi un testo definitivo all'attenzione del Consiglio Comunale. L'imprecisione delle cifre ed anche l'indicazione solo esemplificativa  dei soggetti attuatori responsabili in pratica finisce per rimettere ancora una volta le azioni e le scelte del Comune alla discrezionalità dei dirigenti tecnici. L'esigenza di intervenire in modo un po', per ora solo un po', più deciso verso le imprese che non realizzano le opere di urbanizzazione concordate in sede di autorizzazione è comunque in qualche modo iniziata. L’amministrazione attuale ha deciso di  eseguire in proprio i lavori addebitandoli poi ai soggetti inadempienti, eventualmente escutendo le fideiussioni prestate a garanzia dai privati stessi. Gli interventi "dovrebbero", il condizionale  è necessario, riguardare Villa Ferro, Casino di Vaio e Piano Carmen a Santa Margherita. La cifra stanziata per i lavori, stimata in 132mila euro, è molto limitata e quindi siamo ancora ben lontani da un cambiamento deciso di rotta che consenta di affermare che i privati inadempienti saranno finalmente messi sotto controllo dopo anni licenza. Mancano infatti all'appello alcuni cantieri. Manca il complesso de I Gigliati la cui situazione è di completo stallo ed i rischi sono senz'altro maggiori e tali da suggerire azioni dirette verso i soggetti attuatori e non continui rinvii . Altra situazione pesante dal punto di vista urbanistico e della viabilità è il cantiere nell'area ex-Esso le cui tempistica è completamente alla mercé dei privati. In Consiglio Comunale la delibera è stata approvata col solo voto contrario del cosigliere  Giuseppe Cerri e con l'astensione della rimanente opposizione che in pratica su questo argomento ha preferito non approfondire.