Le giornate sono eterne, ma i mesi passano a una velocità impressionante.
E' in questo mese che abbiamo assistito ai cambiamenti più strabilianti.
Cigolino, adesso:
- Si gira e si rigira. Anche troppo, ogni tanto lo devo salvare, si ingarbuglia in posizioni improbabili.
- Dorme tutta la notte, circa 9 ore, nel suo lettino, in camera sua.
- Imita sempre di più: ieri sera ci ha fatto ridere un sacco nell'imitazione di papà che mastica; tira fuori la lingua, muove le labbra, senza suono, per prendere confidenza con le prime parole (mamma, papà)
- Ha volontariamente abbandonato una poppata, siamo a 5, e si sta orientando verso le 4 al giorno.
- E' felice se canto. Il che è pazzesco, anche i gatti scappano se provo a cantare. Ma lui no, lui sorride beato con uno sguardo che neppure Bono degli U2 ha mai avuto dai suoi fans.
- Ci abbraccia.
- Ride, ha una risata breve, gutturale, tenerissima.
- Succhia il pollice, lo stretto necessario per addormentarsi.
- Osserva tutto.
- Si emoziona e si infila due dita in bocca per fartelo sapere.
- Comunica chiaramente stanchezza (girando la testa dall'altra parte o agitando le braccia) o fame (urlando come una sirena).
- Gli piace starsene per i fatti suoi, a chiacchierare con gli animaletti stampati sul paracolpi del lettino.
- Sempre di più parla, a lungo, sembra raccontare.
- Imparo a conoscerlo sempre di più.
- Il rispetto, ancora prima dell'amore incondizionato, è ciò che mi fa interagire con lui.
- Ho raggiunto apici di stanchezza inimmaginabili.
- Ho preso atto che non sono, e mai sarò, wonderwoman.
- Comincio a pianificare il rientro al lavoro: la cosa da un lato mi fa stare molto bene, dall'altro ... chissà come sarà?
- Sono rientrata, a spinta ma ce l'ho fatta, in un paio di jeans!
- Ho inventato una canzoncina, che non mi ricordo mai così ogni volta cambia.