Sabato caldo, una settimana fa Gabi era qui con me, ora son qui sola. Son andata in spiaggia, in una di quelle piú belle, una di quelle che piú preferisco, con tanti scalini da scendere e purtroppo risalire. Ho fatto il bagno in queste acque oggi limpide e fresche, mi son stesa all'ombra, quasi avevo freddo, in questa estate non troppo calda che ci accompagna, ed ho letto, senza interruzioni, a volte alzandomi ad ammirare il paesaggio. E mi dicevo che tutto stava finendo, ma non c'era nostalgia nei miei pensieri. Strano. Forse perché tra meno di un mese saró qui di nuovo per qualche giorno. O forse perché ho detto addio a questo luogo da tempo. Io ormai non sono piú qui, non gli appartengo, cammino per le strade ma non son piú le mie strade, son ormai anch'io una visitatrice.
Difficile lasciare il mare, dopo piú di 7 anni circondata da lui, sempre nei miei occhi, ogni giorno, in ogni stagione, ad ogni ora. Il mare mi é mancato in quei 4 giorni in Italia, e non so come faró a resistere lontano da lui. Ne ho bisogno, ne ho sempre avuto bisogno, era il mio sogno e l'avevo fatto mio.
Le persone, qui, invece, son vuote, non dico che siano cattive persone, solo che per me son vuote, quelle che conosco, almeno. In spiaggia oggi ascoltavo, mio malgrado, le conversazioni di padri e madri della mia etá con i loro figli, e pensavo a quanto dovessero amarli, sti bambini, per parlare loro con tanto affetto. Un padre...io non so come dovrebbe essere un padre, l'altro non ha voluto esserlo per suo figlio, e anzi, a sentire i suoi discorsi ieri mi son chiesta perché dovrei farglielo rivedere se mi dice beh, che vuoi che faccia, quando viene ci passeró la giornata insieme, come se fosse un obbligo...ma vabbé, dovró sopportare anche questo, ogni tanto, anche se ho la sensazione che questo padre s'interesserá davvero a suo figlio quando questi sará cresciuto e potrá fare attivitá da condividere con sto padre...come dire, quando potrá maneggiare un telecomando della Play, tirare un pallone da calcio, vedere una partita...giá, che farci, io meglio che non commento oltre!
Una nonna che, come tutte le nonne del mondo, dimentica di esser stata madre a suo tempo, giá sá piú di me riguardo al nipote, che con lei dorme, mangia, gioca meglio e di piú...ma poi una teoria di Gonzalez, il famoso pediatra spagnolo, dice che i bimbi con i nonni si comportano meglio perché sanno che son nonni e che non hanno tutte le energie dei genitori. Mio figlio é una gran persona!!!!
Una giornata passata in fretta, quest'ultima giornata qui, nel mio piccolo paradiso, dove ho giá comprato i biglietti d'aereo per tornare a fine mese, per le ultime scartofie, e poi davvero addio per un lungo periodo. In fondo la fine dell'estate é triste in un posto di mare, e ne ho vissute tante che non mi dispiace saltarne una.
Ormai é tutto pronto, devo solo riposarmi per riprendere le energie perse il giovedí, giornata davvero troppo faticosa, tra viaggio aereo, preparazione dei pacchi e caricamento dei suddetti nel furgone! Dormo sogni pesanti, ore troppo corte, a volte, dormo e riemergo e mi chiedo quasi se davvero ho un figlio che mi aspetta in Italia, e poi guardo la sua foto e orgogliosa mi chiedo come abbia fatto a generare qualcuno di cosí bello e perfetto! É quella sensazione che ho da sempre, come se le cose belle me le potessero portar via cosí, senza avvisarmi. Fra qualche giorno lo riabbraccio e me lo sbaciuccio tutto!
Torno al libro, che in futuro non avró cosí tanto tempo libero per leggere.