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AUTORE: Chiara MicozziBIOGRAFIA: laurea in LingueSITO: Le recensioni di ChiaraCONTATTI: lerecensionidichiara@gmail.com
Sabrina, una protagonista impacciata e simpatica come Bridget Jones
INTERVISTA STANDARD A CHIARA MICOZZI
1. Ciao e benvenuto sul mio blog; ci parli un po’ di te, non come autore ma come persona?Ciao Connie, grazie mille per avermi invitata nel tuo spazio, è la mia prima intervista, sono emozionata! Beh, sono una persona molto timida nella realtà, ma anche testarda e forte. Amo viaggiare e passare il tempo con mio marito, la mia famiglia e i miei amici.
2. Quando e come è nata la tua passione per la scrittura?E’ nata prima la passione per la lettura, che dura tutt’oggi, poi quand’ero ancora una ragazzina ho provato a buttare giù sui vari bloc-notes che mi capitavano sottomano non so quanti romanzi ottocenteschi, perché erano e sono la mia passione, ma, dopo vari tentativi senza speranza, ho lasciato perdere. All’università ho imparato ad amare diverse culture, ho letto tanto, ho letto tutti i classici possibili e immaginabili, francesi, tedeschi, inglesi, americani, russi, ma dopo la laurea, forse perché mi son ritrovata a fare un lavoro che non amo e avevo bisogno perciò di svagarmi, ho accantonato i classici e ho imparato ad amare altri generi, sono aperta a tutto, ma amo in particolar modo il chick-lit. Dopo averne letti diversi, mi è venuta l’ispirazione per la protagonista di “Quasi quasi cambio vita” e l’ho buttato giù in poco tempo.Dopo, però, non ho voluto più rileggerlo, perciò l’ho lasciato così, com’era nato, ma ha tanto bisogno di essere revisionato.. un giorno, chissà!
3. Oltre alla scrittura, quali sono i tuoi interessi?Naturalmente il primo è la lettura, ma questo si era capito. Amo stare all’aria aperta, quando possibile, andare in bici, o camminare, viaggiare, mi piace il cinema e amo alla follia le serie TV, americane soprattutto, ma ultimamente ne ho scoperte alcune britanniche che mi piacciono molto.
4. I tuoi libri e autori preferiti?L’ho detto prima, amo il periodo tra la fine del ‘700 e gli inizi del ‘900. Ho amato “Delitto e castigo” di Dostoevskij, tutte le opere di Jane Eyre, tutto Shakespeare, “Le affinità elettive” di Goethe e altre sue opere, Pirandello, fino ad arrivare alla Kinsella dei giorni nostri.
5. Come è nata l’idea per il tuo romanzo?Con questa rispondo anche alla domanda seguente: ho trovato ispirazione nel mio lavoro, nella vita di tutti i giorni. Volevo sfogare in qualche modo la mia frustrazione nei confronti di un lavoro che non amo, senza disprezzarlo, per carità, visti i tempi sono anche fortunata.
6. A cosa ti sei ispirato per descrivere i tuoi personaggi? C’è qualcuno di loro che ti rispecchia più degli altri, o al quale ti senti più legato? Perché?Mi ritrovo in tutto e per tutto in Sabrina, la protagonista, un po’ pasticciona e insoddisfatta, ma per il resto è tutto inventato. Ho delle amiche che amo, questo sì, e un po’ mi sono ispirata a loro per descrivere le amiche di Sabrina, ma Paolo, il fidanzato della protagonista è puramente inventato!
7. Qual è il messaggio che hai voluto lasciare ai lettori?Mi piacerebbe che i lettori trascorressero qualche oretta in compagnia del mio libro, sorridendo e trovandovi un po’ di speranza in un futuro migliore e nel fatto che, se vogliamo, possiamo cambiare quello che non quadra nella nostra vita. Ma ci vuole coraggio e, nel mio piccolo, ci sto provando anch’io!
8. Puoi descrivere brevemente il tuo percorso di autore e le tue esperienze?Sono davvero una principiante in questo campo, non ho mai partecipato a dei concorsi, né pubblicato con case editrici famose, scrivo per me, perché ne sento il bisogno.
9. Cosa ne pensi del panorama letterario odierno? Cosa vorresti dire agli autori esordienti che non hanno ancora pubblicato?Come sai, nel mio blog sostengo gli autori emergenti, cerco anche di dar loro qualche consiglio specifico sulle loro opere e se il libro lo ritengo valido li sprono a non darsi per vinti, qualcuno prima o poi li noterà. Il problema attuale è che tutti scrivono – mi ci metto anch’io in mezzo – pensando di aver buttato giù il best-seller dell’anno, ma spesso e volentieri non è così, a volte arrivano nella mia email opere sconclusionate, con errori grammaticali pesanti.. agli autori chiedo solo di fare una cosa: conclusa la vostra opera, lasciatela riposare, riprendetela in mano dopo qualche mese e rileggetela attentamente, poi decidete se è il caso di mandarla alle case editrici o di autopubblicarla, questo suggerimento vale anche per me naturalmente! Purtroppo le Case Editrici, oggi come oggi, pubblicano qualsiasi cosa, basta che faccia colpo o che scandalizzi o che sia scritta da qualche personaggio famoso, quindi offrono sicuramente un cattivo esempio.
10. Quali sono i tuoi progetti futuri? Qualche anticipazione sulle tue pubblicazioni?Bella domanda! Qualcosina la sai già.. il mio sogno nel cassetto è sempre stato quello di lavorare in una casa editrice e così è stato, per qualche tempo, poi tra stage e nessuna raccomandazione non son riuscita a rimanere nell’ambiente e ho dovuto fare delle scelte che mi hanno portato a questo punto. Perciò ho deciso di sfruttare le mie esperienze e la mia passione per i libri per offrire servizi editoriali agli autori esordienti e non: https://sites.google.com/site/ciemmeservizieditoriali/. Il sito si sta costruendo pian piano, ma io sono già operativa!Per quanto riguarda le pubblicazioni, ti anticipo che sto scrivendo un altro libro e sono a buon punto, ma non ti dirò di più, sappi solo che si tratta di tutt’altro genere rispetto al primo! ;-) Un bacio a tutti e grazie per avermi ospitato nel tuo spazio!
Ciao Chiara, ti auguro in bocca al lupo per la tua futura carriera!