Avevo sconfitto la paura quasi subito.
Avevo deciso che mi sarei goduta tutto senza timore, a cuore aperto, al massimo e così ho fatto.
Avevo voglia di urlarlo al mondo e l'ho fatto.
Avevo voglia di ridere e ho riso.
E rifarei tutto proprio così. E' stato un mese e mezzo bellissimo.
Poi è arrivato il sangue.
Il pronto soccorso.
L'ecografia.
Il responso: non vitale.
Si è fermato lì, a quell' attimo prima di diventare bambino. Quel bambino per cui io mi sentivo già mamma. Quel bambino che tanto volevo e tanto ho aspettato.
Ha voluto lasciarmi ancora tre settimane di meraviglia. Facendomi sentire che c'era, quando in realtà non era così. Ha aspettato a farmi sapere come stavano le cose.
La chiamano selezione naturale.
Il raschiamento è programmato per giovedì.
Il vuoto vero sarà dopo domani.
E quando mi verrà in mente nei momenti più impensabili.
Quest'avventura farà parte di me per sempre. Di noi per sempre.
Va bene così.
Al senso di impotenza di fronte alla natura ci avevo fatto l'abitudine.
Me lo ero dimenticata per un mese e mezzo. E non c'era sensazione migliore.
#ceciliaduecuori non c'è più. Ne è rimasto uno. E anche parecchio acciaccato.
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