
profumo dei tigli, marciapiedi appiccicosi, afa africana. inattesa, eppure tanto attesa. ancora più papaveri in mezzo al granone ormai giallo, cardi già alti due metri e secchi. il mare visto solo da lontano. canzoni vecchie e amiche, desiderio di campari e pompelmo, incenso padmini e sinsemilla. gallerie verdi, di macchia e pini. e moto, tante belle moto, custom sinuose, naked muscolose, enduro alte e snelle. di tanto in tanto, olezzo di carogna. sudore. sete. finestre inutilmente aperte. stelle e sigarette, e stelle, fresco, finalmente. sonno. no, era una finta. afa, non più africana, eppure afa. è già ora. sonno, sì ora sì, ma inutile. anzi, peggio. troppo tardi.
ma per fortuna si ricomincia col profumo dei tigli.