Quattro chiacchiere con Alberto Pagnotta

Creato il 21 novembre 2013 da Nontoccatepolifemo @Marco_Losno

Si scrive Pagnotta, si legge talento.
A soli venticinque anni, per lui tanti sogni si stanno già realizzando. 
Alberto, coltivando con impegno e dedizione le sue passioni, che identifica nel cinema, nella recitazione e nel doppiaggio, si è affermato come uno tra gli artisti più giovani e promettenti dello scenario italiano.
Grazie alla partecipazione a laboratori e rappresentazioni teatrali,
ma anche a corsi professionali di doppiaggio, per le sue indiscutibili doti nell’arte della recitazione è stato capace di stupirci tutti. Sono tanti gli avvenimenti e i tratti salienti del suo percorso professionale che possono essere annoverati in questo suo fantastico primo “quarto di secolo”, ma il 2012 rimarrà per lui un ricordo indelebile: era infatti il mese di maggio
dello scorso anno quando Alberto ha lanciato su YouTube un video di imitazioni vocali (sbalorditivo!) dei celebri personaggi de “I Simpson”, portandolo così ad inserirsi nell’Olimpo
dei personaggi più cliccati del web. Ed ora, a distanza di un anno o poco più da quelle
venticinque straordinarie voci ed in particolare dalla sua magnifica interpretazione di Homer, Alberto è in corsa (con ottime chances) per diventare la voce italiana ufficiale proprio del personaggio più caratteristico della fortunata serie televisiva.

E quanto seguirà è oggi, per me, un piccolo grande sogno che si realizza: avere la possibilità, grazie alla grande disponibilità ed umiltà di Alberto, di fare quattro chiacchiere lui: uno dei miei idoli.

Ciao Alberto. Ma chi era Alberto Pagnotta un anno fa, per intenderci  prima del famoso video che è piombato sul web e ti ha reso famoso, e chi è oggi, trascorso questo anno, che è comunque poco se raffrontato ad una vita intera, ma che è stato lo stesso capace di trasformare la tua.

Ciao Marco. Allora, è vero che qualcosa è cambiato, ma io penso di essere sempre quel ragazzo che tenta di trasformare in lavoro la propria passione di una vita… ci stavo già riuscendo nel campo del doppiaggio a piccoli passi, solo che adesso il mio sogno è diventato noto a molti. All’inizio tutta quell’attenzione mi ha sorpreso e fatto piacere ma anche un po’ spaventato, poi ho iniziato a farci l’abitudine e ad instaurare un bel rapporto con chi mi segue. Caratterialmente non sono cambiato, forse sono un po’ più sicuro delle mie potenzialità ma soprattutto sono contento di aver avuto l’occasione di fare esperienze diverse e di conoscere un sacco di persone nuove, da professionisti dello spettacolo a “semplici” ammiratori che quotidianamente mi dimostrano il loro affetto.

Oggi hai migliaia di fans (me compreso!) in tutta Italia: come ci si sente ad essere diventato un personaggio così amato e seguito dal pubblico, per di più avendo avuto la fortuna di raggiungere grande notorietà facendo cose per le quali hai avuto passione fin da piccolo?

Beh non penso di essere così noto come dici però è bellissimo poter condividere la propria passione con tanta gente, essere apprezzato per delle cose che ho sempre fatto nella solitudine della mia stanza per puro divertimento. Non è questione di aver raggiunto il successo, su Youtube il mio intento è quello di rendere omaggio a delle opere a cui sono particolarmente affezionato e ai vari doppiatori italiani. La soddisfazione arriva quando riesco, attraverso la voce e le (re)interpretazioni, a restituire le atmosfere dei rispettivi film e cartoni, quando mi dicono ad esempio “mi hai fatto venire voglia di rivederlo”…

Le tue più grandi passioni: cinema, recitazione e doppiaggio. Esse coincidono anche con le prime vere esperienze lavorative, non considerando la numerosa serie di video che hai pubblicato sul “Tubo”, che per te sono già arrivate, nonostante la giovane età: cosa ti sentiresti di consigliare, ad un giovane che coltiva le tue stesse passioni, perché egli possa sperare di arrivare, un giorno, a realizzare come te il proprio sogno?

Consiglio di coltivare i propri talenti studiando tanto, facendo un esercizio costante da soli ma anche di farsi aiutare da dei maestri, da dei professionisti che ti aiutino a capire le tue potenzialità e anche i tuoi limiti. Bisogna essere determinati, non arrendersi ai primi no e non pretendere risultati immediati. Se volete tentare anche la strada di Youtube, assicuratevi di fare qualcosa di originale e che vi piace, non copiate gli altri e non “spammate” troppo pretendendo subito iscritti, condivisioni, ecc.

Ora mi interessa sapere anche qualcosa di più preciso e particolare della tua vita lavorativa: mi racconti brevemente una giornata di doppiaggio, magari di una famosa serie televisiva?

La giornata di doppiaggio si divide in tre turni di tre ore ciascuno. Si viene chiamati per un turno il giorno tot. alle ore tot. col direttore Tizio. Se non lo chiedi non sai neanche cosa vai a doppiare. I doppiatori non guardano i film e le puntate prima. Si va in sala e il direttore ti spiega la storia e le caratteristiche del personaggio. Poi si comincia doppiando un anello (una scena di circa un minuto, o meno) per volta. La prima volta che la scena passa la si guarda cercando di cogliere tutti gli elementi fondamentali per dare la giusta interpretazione e la giusta emissione vocale: che emozioni prova il personaggio, in che ambiente si trova e a chi si rivolge. La seconda volta la si guarda leggendo le battute in italiano sul copione, provando anche i tempi ecc. e alla terza di dovrebbe essere in grado di incidere (sentendo l’audio originale in cuffia). Oltre al direttore, in sala ci sono il fonico e l’assistente, quest’ultimo/a scandisce il piano di lavorazione e controlla che le battute siano giuste a livello di sync.

Tra i personaggi a cui hai fino ad ora dato la voce, quale ricordi essere stato il doppiaggio più difficile? Perché?

Il personaggio più difficile e allo stesso tempo il più divertente per me è Clark di “Diario di una nerd superstar” perché ha una mimica facciale non semplice da seguire, ha una grande energia e allo stesso tempo è molto brillante con dei bei tempi comici, e sono questi i personaggi che prediligo.

Per capire un po’ meglio quello che si nasconde dietro alle tue interpretazioni, mi piacerebbe scoprire quali accorgimenti sei solito mettere in pratica per passare così agevolmente e rapidamente da un personaggio ad un altro.

E’ questione di allenamento: ci vuole ovviamente una predisposizione naturale, ma poi bisogna fare tanta tanta pratica, immaginarsi il personaggio e immedesimarsi in esso anche fisicamente. E’ quello il modo per poter fare non solo un’imitazione ma una re-interpretazione che possa divertire ed emozionare il pubblico.

Parliamo ancora un attimo di te come persona, giovane e già realizzata: sei cambiato nella vita di tutti i giorni? Ed è cambiato il tuo modo di rapportarti con le persone che ti sono più vicine, la famiglia e gli amici? In altre parole, ti volevo chiedere: il successo forse ti scolla un po’ dalla realtà quotidiana e ti fa dimenticare come si vive da persona comune?

Assolutamente no, innanzitutto non ho raggiunto un successo tale da cambiarmi la vita, la gente per fortuna non si strappa i capelli quando mi vede e il rapporto con amici e familiari è sempre lo stesso. Non sono diventato ricco e ho le stesse abitudini di prima. L’unica cosa che ogni tanto mi scolla dalla realtà sono giusto quegli attimi di follia che mi attraversano quando interpreto un personaggio, che sia a teatro, al doppiaggio o quando registro i video.

Abbiamo finito, questa è l’ultima mia curiosità di questa breve intervista, pertanto ti  ringrazio moltissimo per la tua disponibilità che mi hai dimostrato, dicendoti anche che ti ammiro veramente per la tua bravura, e ti chiedo (e te lo auguro di cuore): la tua voce scandirà presto la parola “mitico!”!?

Grazie a te Marco della stima, è stato un piacere. Purtroppo come sai, all’ultima domanda non ti so ancora rispondere perché siamo ancora in attesa di notizie definitive… lo spero tanto! Un saluto!



Alberto Pagnotta
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ML


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