Facciamo così, riprendo da dove avevo lasciato. Dopo tanto, tanto e tanto lavoro (e poco poco guadagno…), l’unica vera ricompensa resta la musica. Dove ci eravamo lasciati? Già, Innuendo. C’è ancora il bracciolo del divano mezzo incrinato dalle botte di adrenalina. Forse è un caso, ma avevo perso la fantasia di scrivere di musica – o meglio, il tempo e la voglia – dopo Innuendo, mi torna la vena con Queen. Ai più conosciuto come Queen I, ma se c’è un I è perché poi segue un II…
Al di là delle divagazioni linguistiche: questo non è un disco, è una premessa/promessa. Quello che saranno i Queen, è come se fosse il volantino con tutte le primizie che troverete in negozio. Ce n’è per tutti i gusti, dal punk al prog, heavy metal, psichedelia, glam, rock’n'roll. Non vi tedio con altro, vi lascio – e augurandomi che ora prendiate il vostro bel disco e lo ascoltiate tutto d’un fiato (dai sono 38′ circa, niente di così impegnativo!!!) – motivando il perché Queen è uno dei dischi più importanti della storia della band (e anche del rock).
1) da questo album (una collezione di tante registrazioni sparse dei primi tre anni di Queen prima della loro firma per la Emi: ci sono pezzi di Brian May, altri di Mercury ancora quando si chiamava Freddie Bulsara) si capisce che i Queen non sono solo Bohemian Rapsody.
2) se esistono una, dieci, cento Bohemian Rapsody, è anche perché c’è stato un Queen I.
…allora? Ancora non avete spinto play? e daiiii