In principio uno valeva uno e servirono da riempiliste quelli eletti con Grillo nel 2013. Poi una volta in Parlamento divennero liberi pensatori che non parlano a nome del Movimento. Infine, alla vista del giro di boa per la candidatura al secondo ed ultimo mandato come da NON Statuto, perseverando nei distinguo sono finiti nella Casaleggio list ed uno ad uno espulsi in trentasette. Un’esigenza quella di fare spazio ad una gran folla di big allineati in fila indiana da sistemare in previsione dei nuovi collegi dell’italicum dove non c’è spazio per tutti. Oramai Grillo è fuori gioco, comanda Casaleggio nel M5S. Grillo ha avuto il ruolo di ariete mediatico che progressivamente è andato ad esaurirsi ed il partito disciplinato sta rientrando nelle mani di Casaleggio e della rete di persone che seguono la sua linea rivela l’onorevole Rizzetto, espulso nel 2014 dopo una intervista a La7. Fino ad un anno fa Casaleggio era semplicemente l’amministratore che gestiva il Blog di Grillo, poi si è trasformato in co-fondatore ed oggi è leader del Movimento che insieme a quei bravi ragazzi Di Maio e Di Battista, prende decisioni politiche. Pretestuose le giustificazioni formali con le quali sono stata espulsa conferma la senatrice Serenella Fucksia. Quella del Movimento è una opposizione fittizia, io preferisco lodare la Boschi che fare selfie nel fango di Genova coi pantaloni stirati. Perché la mozione di sfiducia è stata presentata contro il ministro Boschi e non contro il Governo, maliziosa s’interroga la Fucksia e perché la mozione è stata presentata alla Camera piuttosto che al Senato dove il Governo ha numeri risicati? Forse che al Senato ci sono ancora cariche da assegnare? In accordo col PD, allude. Su immigrazione, sicurezza e ius soli, il M5S è più a sinistra del PD, prova a tirare le somme Salvini: nell’ipotesi di ballottaggi PD-M5S, la Lega non darà ai suoi elettori indicazioni di voto…
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