Cosa succede nella mente di un adulto in età da lavoro per cui ad un certo punto smette di cercare proprio ciò di cui ha più bisogno? La mente umana è un apparato complesso capace di realizzare in se i più alti livelli del positivo, ma anche quelli del massimo negativo che approda nell’autodistruzione. L’attività psichica, operata dalla mente, genera una particolare energia definita sentimenti i quali vanno ad ispirare la gamma delle azioni e dei comportamenti dell’individuo. Ne consegue che i sentimenti positivi quali: speranza; coraggio; fiducia; ottimismo ed entusiasmo danno luogo ad azioni e comportamenti allineati con ciò che è positivo per il soggetto, mentre quelli negativi quali: quali: sfiducia; disperazione e scoraggiamento promuovono comportamenti lesivi.
Dall’ottica psichica la tendenza emotiva che si profila non è frutto di una scelta consapevole, nessuno sceglie di scoraggiarsi, rattristarsi o di deprimersi, ma una condizione subita e vissuta come inevitabile da parte del soggetto. In una ipotetica scala dei sentimenti negativi lo scoraggiamento occupa una posizione a rischio minimo in quanto, generalmente, si presenta come un sentimento settoriale (affettivo, occupazionale) e ciò permette allo scoraggiato di compensare traendo linfa da altri settori personali meglio funzionanti. Ciò nonostante va tenuto presente che nella mente si possono creare delle tendenze emozionali difficilmente gestibili e passare dallo scoraggiamento allo stato depressivo costituisce un rischio da non sottovalutare considerando che nel nostro paese, negli ultimi due anni, oltre 50% dei suicidi sono avvenuti in preda alla disperazione da crisi economica.