Quel che ora sappiamo

Da Pdc @pezzodicuore
Domenica lo leggevo al mare.
Sole, brezza, caldo e sudore. A pancia in giù col costume slacciato, che non restino segni.
PdC faceva il bagno con i cugini e gli amici. Io, spaiata rispetto alle coppie, potevo godermi silenzio e solitudine e piangere dietro ai Rayban mentre nessuno vedeva.Mi sono commossa profondamente leggendo. Amo Catherine Dunne e la sua capacità di parlare di sentimenti. E di dolore, paura, fatica di vivere.Tutti conoscono "La metà di niente" e non potrebbe essere diversamente, chi non lo è stato prima o poi la metà di nulla?
Quest'ultimo romanzo tocca nel profondo. L'ho terminato poco fa, qui in treno, con il caffè orribile di Trenitalia ed i biscottini omaggio. Brividi ed emozioni.
Non vi rovinerò il piacere della lettura e vi farò solo qualche accenno, che potreste trovare anche nel risvolto di copertina. È la storia di una famiglia che deve affrontare un lutto terribile ed inspiegabile.
Ma è anche una bellissima storia di forza e coraggio. Di capacità di trasformare il dolore in futuro. Di restare uniti anche quando tutto va in pezzi.
Mi sono commossa non solo perché sto diventando vecchia e sentimentale.
Mi sono commossa perché ci ho ritrovato il mio modo solido, quieto e però determinato di affrontare ogni dolore vissuto finora.
E una storia che fa riflettere, che parla di bullismo ed incapacità di accettare il diverso, anche quando nemmeno ci sfiora, ma non si omologa alla cosiddetta normalità.
Si parla di adolescenza e di famiglia, ma qui non voglio dilungarmi come madre, anche se il tema mi tocca naturalmente da vicino. Qui sono solo Barbara, persona, che è stata Daniel, il giovane protagonista, ma anche gli altri e quindi non può non provare il suo sentire, il suo disagio.
Come sempre dei libri mi toccano molte pagine, ma infine mi si stampano poche parole. Andate a pagina 319 (l'editore e Guanda): "Facciamolo adesso, un po' alla volta. E facciamolo insieme". Non è come credete, quel facciamolo.
Si parla di affrontare la vita nel bene e nel male. Accanto. Un'esperienza di gran lunga più emozionante.