Quel che resta della vita Zeruya Shalev, Feltrinelli

Creato il 03 febbraio 2013 da Atlantidelibri

Come tutti noi, anche la donna protagonista di questo libro ha qualche conto in sospeso nella vita, qualche sassolino che la fa incedere dolorante. Hemda si avvicina al termine della vita, e forse è il tempo di fare bilanci, di considerare rapporti familiari da una diversa prospettiva, di tornare con la mente ai luoghi che ha amato. Dopo l’esplorazione dell’universo coniugale (Una relazione intima (2000), Una storia coniugale (2001) e Dopo l’abbandono (2007), tutti editi da Frassinelli), l’autrice si porta oltre con un libro emozionante e profondo sul senso dell’esistenza che non lascia indifferente, sorretto da una scrittura di spessore.
Storia personale, di famiglia, romanzo di formazione e memoria, tessere di un libro importante!

Quel che resta della vita
Zeruya Shalev, Feltrinelli

Traduzione: Elena  Loewenthal

Per Hemda Horowitz è tempo di bilanci. Cos’è stato tutto? Qual era la cosa giusta da fare? Come sarà il resto della vita? Da un letto di ospedale, circondata dai due figli a cui ha dato un amore diseguale, la donna ripercorre i ricordi della propria esistenza, ma è il rapporto dell’anziana madre con Dina e Avner il vero cuore del romanzo: se con la figlia ha un legame faticoso e conflittuale, per il figlio prova una sorta di adorazione. Avner è un avvocato che combatte per i diritti delle minoranze, un uomo angosciato, frustrato sul lavoro, tormentato dalla propria inettitudine sentimentale. Dina cerca di essere una madre opposta a quella che ha avuto. Sposata con un fotografo schivo e di poche parole, ha messo da parte la carriera per stare accanto alla figlia adolescente Nitzan. Ma quando quest’ultima si allontana, in Dina si spalanca un vuoto che riempie con il desiderio di accogliere un bambino abbandonato, desiderio che incontra la netta contrarietà della famiglia e la costringe in un vicolo cieco che minaccia di distruggere tutto ciò che in realtà vuole salvare.

Zeruya Shalev non ha paura dei grandi temi – la solitudine, l’amore, la paura, la morte – e con Quel che resta della vita ha scritto il suo romanzo più maturo, una toccante esplorazione della vecchiaia, dei difficili rapporti tra genitori e figli, tra fratelli, tra partner, e ci lascia un messaggio potente di speranza, sul potere catartico dell’amore e sulla possibilità di lasciarsi dietro i fantasmi del passato e vivere fino in fondo quel che resta della nostra vita.

“Un’avventura della psiche che appassiona fino alle ultime pagine del libro quando l’autrice mette insieme i fili dell’intreccio in un trionfo d’amore che toglie il fiato.” Frankfurter Allgemeine Zeitung

“Leggere un romanzo di Zeruya Shalev significa non muoversi dalla sedia fino a quando non avete finito il libro.” Haaretz

“Come forse nessun’altra autrice, Zeruya Shalev riesce ancora e ancora a illuminare le fragili dinamiche delle relazioni interpersonali. Nessuno scrive in maniera così onesta dell’amore e dei suoi indecifrabili lati oscuri.” Sächsische Zeitung

“Un romanzo potente sul potere della riconciliazione.” Elle



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