Accanto a Maisie, così, per la maggior parte del tempo si trovano la gentile tata Margot e il nuovo partner della madre, l'anodino barista Lincoln che cercano di mettere una pezza a tutte le mancanze dei genitori che aumentano man mano che passa il tempo...
E Maisie sta lì a guardare ....
Basato su un romanzo di Henry James, uno degli scrittori americani più saccheggiati dal cinema, e trasportato brillantemente ai giorni nostri, Quel che sapeva Maisie è un film che parla di coppie disfunzionali e di matrimoni disfunzionali.
Talmente disfunzionali che collassano e non si sa nemmeno il perchè.
Il punto di vista della pellicola diretta a quattro mani da David Siegel e Scott McGehee è quello della protagonista citata nel titolo, Maisie, una bambina di 6 anni che si trova al centro della lotta per il suo affidamento da parte di due genitori che a detta loro la amano moltissimo.
A fasi alterne, basta che non intralci troppo i loro programmi.
E l'impressione è che la lotta per il suo affidamento non sia altro che un modo per fare uno sgarbo all'altro e non una reale esigenza di stare con Maisie che più volte si dimostra per loro solo un impaccio, dimenticato per ogni dove e affidato a terze persone.
Maisie parla poco, sembra non giudicare , ma il suo sguardo è sempre più attonito, sballottata come è tra Margo e Lincoln e tra varie complicazioni sentimentali ( chi vedrà il film saprò, non voglio spoilerare troppo).
Ambientato in una New York colorata e frenetica, sempre più musa consapevole di certo cinema dal look indipendente come questo, è un film dalla progressione lenta e costante, molto Sundance style, in cui non si può far altro che empatizzare il personaggio della piccola Maisie, osteggiando apertamente due genitori oltre la crisi di nervi, soprattutto la madre, ai limiti della paranoia e della schizofrenia, per cui la piccola Maisie sembra solo un ostacolo e non una bimba da amare con tutte le proprie forze e anche di più.
Una storia di sopportazione e di isterie assortite in cui cadono un padre e una madre veramente inadatti ad esserlo, presi come sono dai loro rispettivi universi che non possono essere condivisi neanche col sangue del loro sangue.
Maisie se ne farà una ragione, uscirà in punta di piedi da un mondo che non l'ha accettata.
Maisie crescerà nonostante questo, nonostante tutto....
Un plauso agli attori, fanno tutti un ottimo lavoro a partire dalla piccola Onata Aprile che non sembra il solito mostriciattolo stile Little Miss Sunshine...
( VOTO : 7 + / 10 )