Niente da fare. Ho cercato di risparmiare una figuraccia ai miei amici di Giornalettismo, ma non sono arrivato in tempo: l’articolo era già in pagina. È che quel Dario Ferri è proprio un ingenuone: legge l’elogio che Anders Breivik fa di Vlad l’Impalatore, il principe valacco passato alla leggenda col nome di Dracula, e butta giù le sue candide venti righe di sdegno, senza dubbio con l’intento di solleticare il delicato ventre del lettore. Sciocchino. Valga per tutto ciò che il terrorista norvegese ha scritto in quel librone: in modo meno scandaloso l’ha scritto pure Il Foglio, fatta eccezione per la ricetta dell’esplosivo.Vlad l’Impalatore? Certo, un mostro, senza dubbio, ma come scrive Breivik – e come ha scritto pure Il Foglio – “un genio”.
Detto da un terrorista, certo, fa impressione, ma non bisogna farsi condizionare dai pregiudizi, caro Dario: detto da Il Foglio è tutta un’altra cosa.