Spero possa servire ad aprire un dibattito, così da cominciare a intaccare la vulgata kemal-leghista – frutto di un’analisi superficiale e ingenua – che domina in Italia. Questo il passaggio centrale dell’articolo: L’Akp non è un partito islamista, o comunque confessionale; “è un partito laico e repubblicano”, che non rompe con la tradizione kemalista ma la rinnova, introducendo un “laicismo non militante ma tollerante verso tutte le religioni” – così ha esordito il professor Ahmet Insel, politologo ed economista, docente presso l’università francofona di Galatasaray in riva al Bosforo.
Una volta fissato questo indispensabile paletto, possiamo discutere liberamente di tutto il resto; ma senza questo primo passo, si rischia di non capirci niente.