Quel ramo dall'ago di pino...

Da Luciusday
Tranquilli, non ha niente a che fare con Manzoni. Vi parlo invece di una corsa affannosa con tanto di cuffiette dell'iPod, canzoni sparate al massimo, fra le quali alcune fanno fomentare, altre riflettere. E così, durante la corsa come nella vita, si alternano nella mia mente attimi di ottimismo a momenti di pessimismo.
Ieri mattina ero a correre come tutte le mattine per tre quarti d'ora su terreno impervio. Dicono che serva per la mia caviglia, e forse sta funzionando. Ma andiamo oltre. In uno di questi attimi, sono arrivato ad affermare: "Cristo, dammi un segno che sto sulla buona strada stavolta...!" Ovviamente una frase che va presa con le pinze, alla quale va data una misura, inquadrata in un contesto, in un momento.
Il tempo di un quarto d'ora. Crack! A cinquanta metri da me, un ramo di un pino si spezza e rovina sul prato. Sarà la resina seccata, una coincidenza o... qualcos'altro? Non lo so, comunque dopo essermi ripreso dallo shock ho continuato a correre lontano dai pini, sperando di non aver fatto... "inalberare" qualcuno più del previsto.

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