Il Lario a Cremia - © 2014 Giovy
Il Lago di Como è stato per me meta di scorribande per anni e anni.Non abitavo lì distante e ogni volta che volevo evadere un po' e stare con me stessa, io cercavo le rive del lago. Un po' di musica nelle orecchie, un buon libro e tutta quella bellezza davanti a me.
Il lago di Como, così come quello di Lugano, sono sempre stata la mia coccola personale e tornare da quelle parti mi ha proprio fatto bene.
Conoscevo bene il Lago di Como, sponda comasca, fino a Argegno.
Questo piccolo paesino non troppo distante da Cernobbio e Moltrasio mi ha sempre detto molto. Lì si trova una pizzeria, proprio sul Lido, di quelle che io adoro. Poche pizze, niente di strano o articolato: vai lì, ti prendi la pizza, la birra, guardi fuori e sei felice. Argegno era uno di quei luoghi in cui, se non sapevo cosa fare, prendevo e andavo lì.
L'altro giorno ci sono ripassata e l'ho rivisto proprio come l'avevo lasciato. Il bello del mondo è che ci sono luoghi capaci di cambiare e altri che rimangono fissi.
Viaggiare lungo la Strada Regina è uno di quei regali che tutti dovrebbero farsi.
Proprio come mi è capitato col lago di Resia, ciò che conta non è la destinazione ma il viaggio in sé.
Seguendo la strada che costeggia il Lago si passano paesini di cui non si sapeva nulla e località iper-note, come Menaggio... che in un giorno feriale sembra appartenere alla calma e alla tranquillità.
In quei momenti, anche un momento preso per mangiarsi un panino al prosciutto sul lungo lago è qualcosa che riempie il cuore di bellezza.
La Strada Regina continua e mi ha portata dritta in un luogo che non conoscevo e che mi ha sorpreso un sacco: Cremia... o meglio, San Vito di Cremia.
Qui ci sono poche case, un albergo davvero bello e un paio di bar e pizzerie oltre ad un piccolo pontile per il traghetto che viaggia sul lago per tutto il giorno.
Questo è il luogo dei Kiters del Lago di Como: qui il kite-surf regna sovrano.
Nei giorni scorsi Cremia era deserta, come tanti altri posti sul lago.
Si pulivano bar e alberghi, la spiaggia era silente e il piccolo campeggio adiacente ancora vuoto.
Qui regnavano solo silenzio e vento ed io mi sono innamorata delle sensazioni che questo luogo mi ha dato.
Dopo Argegno, ho un nuovo luogo comasco preferito!
Io e Gian abbiamo continuato a viaggiare sulla Regina fino a Domaso.
Da lì si vede la testa del lago e il punto dove c'è Colico. C'era un po' di foschia ma sapevo benissimo che davanti a me si apriva la Val Chiavenna e che, dal lato opposto, cominciava la Valtellina.
Il Lago di Como è una via pazzesca per passare dalla Brianza alle Montagne... e immaginare che dietro quelle montagne c'è l'Engadina e la mia amata Svizzera.
Il percorso fatto qualche giorno fa mi ha insegnato tante nuove cose su questa zona che pensavo di conoscere come non so cosa. E' bello rimettersi in discussione e trovare qualcosa che ribalti le nostre convinzioni.
Viaggiando lungo il lago ho scoperto dei percorsi storici appena messi in piedi dalla Provincia di Como con finanziamenti della Regione Lombardia.
Ve ne parlerò presto perché mi hanno sorpreso alla grande.
La cosa più bella di una giornata come quella passata ad esplorare il Lario?
Ritornare al tramonto a Moltrasio, ritrovare la cordialità dell'Albergo Posta, i suoi ambienti e i sorrisi della gente che lavora lì. Scambiare due chiacchiere, raccontarsi per poi salire in camera e non staccare mai lo sguardo da quel lago che sembra d'argento, mentre scintilla controluce.