Quella furba di o

Da Mr
L'altra sera MR ha avuto ospiti a cena.
Tali ospiti seguono - bontà loro - questo blog, pertanto sono al corrente dell'esistenza di O la rumena, la superlativa-che-meglio-non-si-potrebbe-desiderare vicina di pianerottolo di MR. Il rimestamento a turno della polenta - parte integrante del menù della serata - ha fatto da cornice a momenti di discussione lieti e gai, tristi e angoscianti, ironici e umoristici. In questo intenso e socievole mescere polenta e chiacchiere, la domanda non ha tardato ad arrivare.
"Ma O la rumena dov'è?" si sono levati in coro gli ospiti.
A MR è balzato subito in mente un pretesto per presentare ufficialmente ai suoi ospiti, fans di O la rumena ancora prima che di MR la blobber, ehm, la blogger - nella persona viva e reale - il vero motore di questo blog; colei che con la sua gloria tutto muove qui dentro.
Strappandoli con impudenza ed improntitudine alla serale intimità del desinare, MR suona alla porta dei vicini. Apre O la rumena che, masticando rumorosamente e con una crosta di pane in mano, strabuzza gli occhi di fronte ad un plotoncino di sconosciuti ed a MR.
"Buonasera, O, scusami se disturbo a quest'ora... loro sono miei amici... volevo sapere, visto che ho perso la lettera di convocazione, a che ora c'è l'assemblea condominiale venerdì prossimo..." chiede MR senza vergogna.
"Da, eu nu viene adunarii, assemblee parlare foarte, troppo, cum se espune. Nu, eo, nu." si dissocia dall'idea del raduno dell'abitato, sbocconcellando la crosta di pane, O, e chiedendo al marito "S, vino aici. La ce ora este assemblea?"
Arriva trafelato anche S.
"Scusa, S, potresti ricordarmi l'ora dell'assemblea? Ho perso il foglio di convocazione... loro sono dei miei amici." insiste MR sempre senza vergogna.
"Sì, è alle 18.00, al solito posto!" risponde questo cordialmente, di una cordialità che MR in quel momento non merita.
"Dove è pisica, gatina... stamattina a fost aici, in mezzo florelini, da. Come bela, io sunt in dragoste... namorata ei... ieri a intrat in letto mio, da, cu mine... ahahahahahah..." ridacchia compiacente O, sapendo di ingelosire MR, quasi a vendicarsi dell'irruzione fuori luogo e fuori orario di questa&company, ignara dell'adorazione che è in grado di suscitare in rete e che quelli che ha di fronte altro non sono che suoi accaniti ammiratori.
L'indomani, all'ora di pranzo, MR, febbricitante e con la laringe intasata, fa uscire la mucca e la leonessa per la quotidiana passeggiata nella serra-selva di O la rumena, nonchè per l'assunzione della giornaliera dose di marijuana.
"Amoreeee, vene aici, bela... cosa dici, ce spui, pisica... mangia florelini, bine!" esclama uscendo dall'ascensore O.
Strappandola con impudenza e improntitudine alla prandiale intimità del fagocitare l'avanzo di polenta della sera prima, suona alla porta di MR.
"Oddio! Cosa succede? La mucca e la leonessa hanno combinato qualche guaio?" si allarma MR, masticando rumorosamente polenta e salsiccia.
"Nu, totul este bine, cum se espune, cum se dice, va bine tutto. S detto che assemblea este la ora 17.30, nu 18.00. Ce ai facut, MR? Sembri pazza... ahahahahah" spiega O, ridacchiando, e felice di aver reso a MR la pariglia.
"Nu, niente, no, volevo dire, bine, va bene, tutto bene, ho solo un po' di febbre, da, sì!" ribatte confusa MR.
"Pentru febbre, deve prendere TaPIchirina, ahahahahahahha..." consiglia O soddisfatta.
Il decorso dell'influenza è a buon punto. MR non ha ancora riacquistato la naturale emissione vocale, ma la  lisi delle secrezioni va attenuandosi celermente arrecando grande sollievo alla laringe (che minchia c'è in quello sciroppo oltre alla carbocisteina? La calce, il bromuro, la colla, il nitrato d'argento?) La TaPIchirina consigliata da O la rumena ha sortito i suoi ottimi effetti: temperatura corporea nei limiti della norma.