Quelle mamme fatte così

Da Robedamamma @robedamamma

E poi, in un nuvoloso sabato mattina in cui gli impegni ti tengono lontana dal tuo ormai adorato campeggio, ti trovi a girovagare per Milano in cerca di intrattenimenti marmocchi atti a non carbonizzare il senso profondo di un week end in città: il relax e il fancaxxismo allo stato puro.

Poi però, per un errore di valutazione, ti trovi alle 11 della mattina, senza un grammo di caffè in corpo, all'interno di un parco giochi con i gonfiabili. Sì, i gonfiabili. Quelli che di solito eviti come la peste. Tu, lui, lei. E il cavallo di Leonardo che vi guarda visibilmente preoccupato.

Hai ancora il segno del cuscino sulla faccia e da questa mattina avrai detto sì e no sei parole comprensibili nella nostra lingua. Lo so, un'altra mamma a quest'ora ha già pulito casa, fatto andare due lavatrici, preparato il pranzo e infornato la crostata per la colazione della domenica mattina. Ma tu non sei così. Non lo sei di natura e fingere ti viene malissimo.

E poi, a metterci il carico, arriva lei. Che sembra uscita da uno spot degli anni 80 sulla margarina. Sorriso smagliante, borsa di Mary Poppins e un minimo di tre nani al seguito. Tu, con l'aiuto di un altro adulto, a malapena stai dietro a una. Lei, da sola, ne intrattiene allegramente tre. E pare pure le piaccia.

Lei è quella che ti offre un paio di calzine antiscivolo per la Marmocchia. Perchè lei ha tre maschi, ma un paio di antiscivolo da femmina in borsa che fai non te le porti? E fosse anche solo per non doverti più vedere arrancare dietro a tua figlia in un continuo metti le scarpe - togli le scarpe - rimetti le scarpe - aspetta, va, ti porto in braccio, tira fuori il pezzo da novanta e te lo offre fiera e sorridente. Fa niente che il gesto ti fa inevitabilmente pensare che con tutta probabilità non sapresti badare nemmeno ad un chihuahua. Lei è fatta così.

" Grazie, è che non credevamo di fermarci qui, perciò non siamo attrezzati "

" No???" chiede lei scandalizzata " Noi invece lo avevamo programmato da circa un mese. Si sa, con i bambini va pianificato tutto con largo anticipo, altrimenti è un disastro! ".

La tentazione sarebbe quella di raccontarle che quest'estate gireremo la Francia allo stato brado, Marmocchia alla mano, senza conoscere una parola di francese.

E il gioco prosegue. Lei, propositiva e divertente, organizza per i figli una mattinata da urlo. Tu, covando in segreto il desiderio di affittarla per un paio d'ore, ti trascini dietro alla marmocchia perdendotela un paio di volte.

Loro danno prova di conoscere perfettamente la disciplina che regola cotali aree gioco. Inoltre mostrano un utilizzo delle strutture degno di veri e propri veterani. Con educazione e rispetto passano da un gonfiabile all'altro mentre la madre li incoraggia e immortala orogliosa delle sue creature.

La Marmocchia osserva diffidente la maggior parte dei giochi, riconducendo l'utilizzo della qualsiasi a un salta-salta-salta accompagnato da urletti e risate sguaiate. Anche se la struttura non è propriamente... saltabile.

Lei continua imperterrita la sua missione di vita: ottenere l'Oscar come miglior madre protagonista. A te forse danno un Donatello come peggior genitrice non protagonista.

La sua vocina stridula e gaudente ti sta provocando un forte mal di testa e la mancanza di caffeina aggrava la situazione.

Il colpo di grazia è lo spuntino di metà mattina. Come non averci pensato. Su e giù per i gonfiabili, a scalar montagne, saltellare sui tappetini e lanciarsi giù dagli scivoli, si sprecano molte energie. Perciò è d'obbligo uno spuntino salutare che rimetta in forze i propri piccoli.

Sul " bambini chi vuole una carotina " ti arrendi all'evidenza: non potrai mai competere con lei. Perchè ci sono mamme fatte così. Tu, semplicemente, no.

E credetemi, io le stimo, le ammiro e nella prossima vita ci vorrei rinascere fatta così.

Solo, mi chiedevo se in questa vita fosse possibile prevedere, all'interno delle aree gioco, spazi appositi, possibilmente insonorizzati, in cui rinchiuderle?

No, così tanto per sapere.