Quelli che “io non sono omofobo ma il Gay Pride signora mia è una carnevalata che rende antipatici i gay”.

Creato il 09 dicembre 2013 da Zioscriba

Non sono mai stato un tipo da piazza, né un amante delle manifestazioni di qualsivoglia tipo. Ma è innegabile che quanto avviene “nelle piazze” (laddove si permette che “avvenga”) sia il perfetto specchio politico, sociale, civile e culturale di quanto accade in un certo momento in un certo luogo, e più in generale nel mondo. Guarda caso, i coloratissimi Gay Pride (che a volte sembrano odiati proprio per questioni cromatiche, quasi che certi normalozzi ci tenessero a sottolineare il loro essere, mestamente, GRIGI) sono forse le uniche manifestazioni sempre, e da sempre, pacifiche: nessun lancio di pietre o bottiglie incendiarie, nessun assalto ai poliziotti, niente vetrine sfondate né auto danneggiate o bruciate, niente negozi sfasciati, niente slogan inneggianti alla stronza violenza… Così pacifiche da aver spesso bisogno, come recentemente accaduto per il primo Gay Pride del Montenegro, svoltosi a Podgorica il 20 di ottobre, di imponente protezione da parte delle forze dell’ordine, per impedire che queste persone così inermi, così colorate, così "fastidiose", possano venire assalite, pestate e fatte a pezzi da torme di bruti pezzi di merda trogloditi ancora convinti che onore e merito, su questo pianeta sovrappopolato, siano costituiti non dall’intelligenza e dal talento, non dalla bontà e dall’apertura mentale, non dalla tenerezza e dalla libertà, non da gentilezza, onestà e nobiltà d'animo, ma dall’inserire disciplinatamente il pene nella vagina. È quindi utile che tutto questo succeda, e si veda. Perché ci dimostra che il mondo ha un problema. E che il problema NON sono i gay.


Primo Gay Pride in Montenegro: la polizia deve difendere (a malincuore?)
i pacifici manifestanti dai violenti attacchi della stolida feccia inferiore.


p.s E intanto leggo che a Milano, presunta "Metropoli Europea", altre sottoscimmie, altra pericolosa feccia di fogna (che si "combatte" con provvedimenti come arresti domiciliari e denunce a piede libero, in attesa di napolitanesche amnesie e insulti, pardon, amnistie e indulti) si diverte a massacrare di botte persone appartate nei giardinetti. Troppi Gay Pride? In un paesE arretrato e zavorra della civiltà come il nostro, che a causa di tare cazzon-religioidi non prevede aggravanti per aggressioni omofobiche squadriste, ce ne vorrebbero di più. Uno al giorno, ce ne vorrebbe, fino a sopraggiunta estinzione di feccia.

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