Quelli che… Ma perché non hai fatto l‘avvocato?

Creato il 14 settembre 2011 da Phoebe1976 @phoebe1976

Ricapitoliamo: quanti anni sono passati dalla mia laurea?
Mmmm… vediamo un po’. Cacciando fuori il pallottoliere, direi dieci anni suonati.
Che vecchiezza.
Ma questo non basta, no. Non è sufficiente, non manda in prescrizione gli imbecilli.
Perché nonostante tutto questo tempo, nonostante lavori da quasi un decennio per aziende private e non patrocini nessuna causa, la domanda ricorrente, formulata con una punta di acidità e due dita di ironia,  è sempre quella.
 
Ah, sei laureata in Giurisprudenza? E perché non hai fatto l’avvocato??
 
Caro gentile interlocutore casuale che nulla sai di me, le risposte che potresti ricevere sono molteplici e possono dipendere sia dal mio stato mentale che da quello ormonale.
Ma anche dal giramento di palle che tu e la società italiana in genere (in questo momento da te egregiamente rappresentata) mi avete causato nelle precedenti 24 ore.
Perciò pesa bene prima di formulare la domanda, ti potrebbe capitare una di queste risposte.
 
Risposta educata: Non ho fatto l’avvocato perché non mi piaceva e penso che per queste professioni ci vuole il sacro fuoco della passione. E poi Perugia è piena di avvocati!
Risposta stizzita: Non mi piace fare la schiava nemmeno per gioco, figurati per dei vecchiacci pomposi che si sentono padroni dell’universo e che per due anni ti trattano da sguattera e non ti rimborsano manco la benzina.
Risposta depressa: Ho fatto l’esame due volte e non l’ho passato. Ergo, ritengo di non essere abbastanza intelligente.
Risposta politica: Gli avvocati sono tutti di destra e quindi mi stanno antipatici. Preferisco i giudici che, giustamente, sono tutti sinistroidi.
Risposta no global: Me ne fotto dell’establishment!
Risposta da figlio-di-papà: Non potevo andare a Reggio Calabria e in Spagna non ho fatto in tempo. Bastardi.
Risposta fatalista: La vita mi ha portato verso altri obiettivi.
Risposta incazzata: Non ho un padre avvocato che mi para il didietro e mi inserisce nel mondo crudele e spietato dell’assistenza legale, né un genitore ammanicato e/o massone. Quindi non avendo la vocazione al martirio ho preferito un’altra strada.
Risposta ormonale: Ma i cazzi tuoi, mai?
 
La mia preferita è l’ultima, ma la conservo per i rompiballe da competizione che ahimè esistono e sono voraci come cavallette. La verità tuttavia non risiede in nessuna di queste risposte, ma nella loro sommatoria. C’è tutta una serie di motivi per cui ho deciso di non esercitare la professione, molti dei quali sono squisitamente di natura economica,  ma non ne sono dispiaciuta. Mi va bene così, la libera professione è una cosa complicata da svolgere e non sono abbastanza squalo per esercitarla.
Però vorrei capire perché pure il fruttivendolo mi chiede di render conto delle mie scelte, manco avessi deciso di non fare l’avvocato per fare la prostituta.
 
Ripensandoci, coi tempi che corrono…

 



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