quelli della 351

Creato il 08 giugno 2011 da Luci

tante cose sono successe oggi…

siamo scampate a un nubifragio, abbiamo visto come si fabbricano le supposte e gli sciroppi per la tosse, abbiamo elogiato dei tedeschi (ebbene sì, quando ci vuole ci vuole) e ne abbiamo cazziati altri (ebbene sì, quando ci vuole ci vuole).

siamo andate dopo il lavoro a fare un giro e a comprare due o tre cose di cui sentivo la mancanza o la necessità.

mi sono sorpresa a commuovermi davanti all’artigianato sassone di natale esposto in un negoozio di un quartiere di berlino, ho spiegato ogni pupazzetto, ogni legnetto, ogni alberello, ogni cosa alla collega con una punta di malcelato orgoglio. quando la commessa mi ha sorriso e mi ha detto in tedesco “mi pare di capire che conosca bene queste cose” mi sono sorpresa a sentir uscire dalla mia bocca la frase: “eh, sì, sa, io sono di dresda…”.

“io sono di dresda”…

non è neanche del tutto falso. un pochino sarò pure di dresda, se mi commuovo davanti a nordsee, se il cameriere mi dice “di bionde abbiamo solo la radeberger” e a me brillano gli occhi, se entro di corsa in un negozio di pentole e coltelli della zwillinger esaltata solo per il fatto di essere lì, se guardo il pavé delle strade di berlino e penso “è come era a casa mia”, se mangio la kartoffelnsalad e la gurkelsalad come fossero il buccellato, se giravo a maniche corte mentre la collega aveva il giubbotto.

poi siamo arrivate stanche  macinate in albergo e la mia chiave non apriva e avevo solo voglia di un bagno caldo e non avevo voglia di tornare giù ma ci sono tornata e così ho fatto la strada due volte e la seconda  volta mi sono accorta che quelli della stanza 351 hanno messo fuori per la seconda volta il cartello “non disturbare” e mi è parsa una cosa molto, molto romantica.


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