#quellichelacircumvesuviana
Creato il 19 dicembre 2014 da Luigiderosa
@Luigi2006
"Circumvesuviana - L'Orient Express targato Napoli"
Autori Vari (Il Quaderno Edizioni; pp.115 € 10,00)
I pensieri da treno? Sono quelli che fai seduto mentre il mondo ti
scorre davanti agli occhi, oltre il finestrino, quell'andare rapido di
carillon variopinto che, ipnotizzandoti, ricrea quei sogni che la
sveglia ti ha negato. I pensieri da treno sono l'incrocio di sguardi con
una bella sconosciuta che speri di rivedere, ma sarà mai più. I
pensieri da treno sono quelli del
biglietto che hai tenuto in mano per un tempo infinito e non trovi più
proprio quando a chiedertelo e il controllore. I pensieri da treno sono
quelli irripetibili che ti assalgono quando una pietra colpisce il
finestrino e tu sai che sei stato fortunato, e tu sai (con dolore) che
la tua terra continua a partorire sempre più idioti sempre meno persone
perbene. I pensieri da treno sono quelli che ti mordono le budella,
quando sulle rotaie c'è gente e tu sai che se t'incazzi fai peccato, in
questo paese, può toccare anche a te la disoccupazione. I pensieri da
treno sono quelli che censuro quando ascolto il capotreno invitarci a
cambiare l'elettrotreno a Torre perchè quello attuale non va e non ci
sono i pezzi di ricambio. I pensieri da treno sono quelli chiassosi
delle scolaresche, sono quelli sorpresi dei turisti, sono quelli rissosi
dei pendolari diventati mandrie. I pensieri da treno sono quelli di
bambino, quando al mio paese c'erano: una stazione, il bigliettaio e il
capostazione. I pensieri da treno sono quelli interrotti dalla
fisarmonica stonata di un extracomunitario e sono, non lo nego:
razzisti, come quelli che a Ellis Island avevano gli Americani nei
riguardi dei miei nonni. I pensieri da treno sono quelli rassegnati per i
lecci caduti sulle rotaie perchè ai soliti idioti serviva la legna per i
fucaracchi di Castellammare. I pensieri da treno sono quelli di una
Circumvesuviana allo sfascio e dei conti che non tornano (perchè?). I
pensieri da treno sono quelli per chi su di un treno c'è morto (Cercola
1979). I pensieri da treno sono tanti quante le pietre nel brecciame in
mezzo alle traverse, una piccola parte è raccolta in quest'antologia che
vuol essere solo sprone a non arrenderci all'idea che la
Circumvesuviana sia l'ennesimo fallimento di questo nostro paese; questo
è il pensiero da treno da portare con noi all'uscita da ogni stazione
di questi 142 km che ci hanno fatto crescere come comunità e non
dobbiamo tradire come cittadini nell'indifferenza e la rassegnazione.
di Luigi De Rosa
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