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Quello che il renzismo non dice (162) – Nostalgia dell’Italia dal Ghana (in salsa goethiana) – Atto unico, scena unica.

Creato il 03 febbraio 2016 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
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“Goethe nella campagna romana” – Johann Heinrich Wilhelm Tischbein (1786)

È il tramonto. Raggi brillanti colorano di rosso tiziano la veranda con vista piscina e vista sterminata-savana della suite più esclusiva dell’hotel di lusso più trendy del Ghana, Africa. Confortevolmente sdraiato su una brandina in seta di bachi appena importati, un giovane occidentale profitta dell’ultimo sole per abbronzarsi… e leggere i giornali sparpagliati intorno, confusi tra i calici vuotati di cocktail esotici, superbamente fantasiosi.

“Dunque, vediamo…. prima le vere rotture di palle. (Legge dal Corriere) “Sfogo di Giannini: “La Rai mi può licenziare, il PD proprio no”. Che schifo! Manco fossimo in Corea del Nord! (Sfila l’Ipad da sotto un altro quotidiano e annota): “Comunicare all’amico Fontana di togliere subito quel lenzuolo fotografico dalla Home del giornale… Ricordare a Filippo di dire a Luciano di non farlo mai più!”.

Che giramento di maroni, non si riesce a stare un momento tranquilli neppure tra le riposanti braccia di questa natura incontaminata! Muoviamo oltre… Cos’é questa roba? “Milano apre in Rosso: Piazza Affari ai minimi storici dal 2014”. Terroristi finanziari!!! Tutto pur di mettere in cattiva luce il mio Jobs Act! (riprende l’Ipad e annota ancora): “Ricordare a Filippo di dire a Luciano di evitare la retorica e di tenersi logico: la Storia non è finita dunque come fa a calcolare il minimo raggiunto? Si può senz’altro fare di peggio… pardon, di meglio”.

(Improvvisamente si illumina, molla il giornale e afferra un altro Ipad bluastro. Annota) “E non dimenticatevi che Dante scriveva poesia sublime e parlava di politica quando voi – o figli di Goethe – vi dipingevate ancora la faccia di blu!” (Sorride soddisfatto ma continua a scrivere) “E basta con l’usato ritornello dell’italietta tutta pasta pizza e mandolino: dal tempo di Claudio Villa e Albano ne é passata di acqua sotto i ponti!”… (tra sé) Questa la uso al prossimo incontro a Bruxelles… Angela è meglio evitarla per qualche tempo. (Fa per rimettere via l’ipad poi annota ancora) “Chiedere a Filippo se può mettersi in contatto con Carlo Conti e domandare che venga inserito un qualche messaggio subliminale durante le varie puntate del prossimo festival di Sanremo. Meglio se qualcosa con il mio volto sorridente in primo piano, proprio come l’avevo quel giorno che ho anticipato la Concordia in porto a Genova: mondializzare è indispensabile perché in Siberia c’é ancora qualche boiardo.. pardon, vegliardo rincoglionito che segue con attenzione quel dannato festival”.

Unioni Civili? Stepchild Adoption? (sorride) Finalmente un attimo di tranquillità! Pur di non rinunciare allo scranno Angelino gli farebbe adottare anche suo nonno con dentiera incorporata ad un eventuale partner omosessuale… Bravo Angelino: vuoi mettere la differenza da quei cagacazzi Dem? (S’interrompe di nuovo all’improvviso e scrive ancora sull’Ipad) “Comprare francobollo per cartolina “Forever in my heart” da mandare a Denis…”.

(Contiua a leggere): “Guardia di Finanza: le truffe degli statali tra appalti e sanità ci sono costate quattro miliardi negli ultimi dieci mesi” (Corruga la fronte, è perplesso) Bisogna rottam.. (fa per dire a voce alta)… Uhm… ma che governo c’era dieci mesi fa? Azz.. il mio!!!

(A quel punto allontana Ipad e giornali dalla brandina e si stende completamente per godere dell’ultimo guizzo di sole morente… Dopo qualche secondo sospira nostalgico) Ah, amatissima Italia! (Quindi, commosso e dolcissimo, intona in tedesco…)

Kennst du das Land, wo die Zitronen blühn,
Im dunklen Laub die Goldorangen glühn,
Ein sanfter Wind vom blauen Himmel weht,
Die Myrte still und hoch der Lorbeer steht,
Kennst du es wohl?
Dahin! Dahin
Möcht ich mit dir, o mein Geliebter, ziehn!*

*Conosci il paese dove fioriscono i limoni?
Nel verde fogliame splendono arance d’oro
Un vento lieve spira dal cielo azzurro
Tranquillo è il mirto, sereno l’alloro
Lo conosci tu?
Laggiù, laggiù
Vorrei con te, o mio amato, andare!

(poesia di Goethe, massima espressione classica in versi che racconta la nostalgia per l’Italia).

Rina Brundu Fecit


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