Quello che le mamme non dicono
Da Mammolina
Se su qualche anonimo treno toscano vi è capitato di vedere una bassotta che sfogliando un libro se la rideva sola soletta, mi avete riconosciuta, ero proprio io.Se su qualche panchina, di qualche trafficata stazione, vi è capitato di vedere una mamma assorta tra le pagine e con le lacrime agli occhi, ero sempre io.Se avete visto camminare una donnina con una mega borsa a tracolla, avanti e indietro lungo il marciapiede del binario ipnotizzata da una copertina azzurrina, ok ero sempre io la stessa di prima.Tutta colpa tua però, Wonderand, che hai scritto un libro così appassionante, ironico e sopratutto VERO non sono riuscita a staccare gli occhi se non all'ultima pagina.Seguo le tue avventure con la Polpetta da un bel po' sul tuo spettacolare blog machedavvero?, ridendo e pensando con te e grazie a te. Le pagine di "Quello che le mamme non dicono" mi hanno inaspettatamente risucchiato, nel racconto della tua storia di mamma e donna, tra le difficolta e i momenti di comica quotidianità, in un percorso così diverso, ma per tanti aspetti così simile al mio, a quello di ogni mamma, forse anche se non lo racconta.Un libro da leggere tutto d'un fiato, davvero da non perdere!