“hei ma cosa è successo”
“che ne so?”
“mi sono svegliato e non c’era più nessuno”
“magari sono usciti”
“tutti assieme?”
“dovevano andare a mangiare la pizza“
“sarà, ma quanto dura”
“magari era gigante”
“…”
“di che turno sei?”
“turno Y“
“ah, io sono del turno Z“
“per questo non ci si incontra mai”
“si, sarà per questo”
“passeggiata?”
“no”
“dai, un giretto”
“no, tra poco dovrei montare”
“dai, usciamo”
“non insistere”
“…”
“…”
“…”
“hai qualcuna?”
“ehm. No”
“l’hai avuta?”
“No”
“sei proprio uno scapolone!”
“aspetto arrivi la mia regina per sistemarmi, tutto qui”
“sei un romantico”
“no”
“si”
“ho detto di no”
“come preferisci”
“…”
“…”
“vuoi che ti presenti delle mie amiche?”
“…”
“allora?”
“si, va bene, sarebbe cortese da parte tua”
“hey, ma sei pure un timidone”
“no”
“e si”
“ho detto di no!”
“…”
“…”
“ho una fame”
“a chi lo dici”
“vorrei proprio sgranchirmi le fauci”
“andiamo a mangiare qualcosa?”
“va bene, va bene, va bene… basta che la smetti di parlare”
“non ho detto nulla”
“piantala”
“passo tutto il tempo della mia vita a lavorare, e del resto pure tu, per una volta che mi posso fermare a parlare”
“appunto, vedi?”
“cosa?”
“stai continuando”
“sei anche noioso! Romanticone, timidone e noiosone”
“…”
“…”
“andiamo a prendere qualcosa da mangiare”
“va bene, andiamo”
“ci tengo a precisare che io non volevo uscire”
“hai paura?”
“e di cosa”
“hai paura di uscire?”
“no!”
“sei anche fifone!”
“non sono un codardo”
“da che parte stiamo andando?”
“non saprei, sembra cambiato tutto”
“io pattuglio un’altra zona, questa non la conosco”
“è strano”
“già, ma forse sei anche rimbambito”
“la vuoi piantare?”
“di fare cosa?”
“di giudicarmi”
“io non ti giudico”
“no?”
“ti sto psicanalizzando”
“…”
“…”
“Papààààààà chiffo, papàààààà”
“accidenti, ci sono ancora due formiche”
“chiffo papà”
“le mettiamo fuori, raggiungeranno le altre. Purtroppo per loro la pizza l’ho già buttata”
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